Koinonia Luglio 2023


LA BOLLA CREATIVA

 

Noi, che calpestiamo la crosta terrestre, orgogliosi della capacità intelligente dei nostri sensi che si adattano e sopravvivono in situazioni difficili, non valutiamo il dono straordinario che la natura ci offre: l’aria, l’acqua, la luce ed il calore del sole… la vita !

Non avendo il libretto delle istruzioni per il suo corretto utilizzo, vuol dire che dobbiamo sperimentare il bene ed il male e scegliere il meglio. Già dalla nascita siamo in grado di respirare. nutrirci con il latte della mamma, piangere quando ci manca, e sorridere felici quando riceviamo il suo gesto di attenzione. Crescendo, questa semplicità si fa più complessa, dovendo affrontare il dolore e la morte con serenità.

L’affetto, l’amore, l’amicizia, preziosi e rassicuranti sentimenti che ci fanno vivere nella gioia, perché svaniscono senza una spiegazione? La natura non può contraddirsi donandoci la vita per poi togliercela! Senza sondare il mistero profondo dell’armonia nell’universo, che risuona anche nella nostra sensibilità di terrestri, ci atteniamo al buon senso della ragionevolezza per capire e togliere le cause che generano la disarmonia tra i popoli e nella stessa famiglia. È un meccanismo perverso che stritola ogni speranza di bene.

La disarmonia inizia quando non si dialoga, non si stima, né si conosce il potenziale positivo che l’altro può offrirci. Viene evidenziato solo ciò che divide e separa, senza tentare con fantasia e humor una comunicazione possibile. C’è il timore che aprirsi alla novità sconvolga il quieto vivere aumentando le difficoltà.

Poi esiste la follia di un IO che si crede onnipotente, dominando e schiacciando gli altri IO come avversari e nemici. L’armonia, al contrario, si propone con umile rispetto verso ogni conoscenza e cultura; solo operando insieme si producono dei buoni risultati. Ogni incontro con il diverso ravviva la gioia di vivere con l’entusiasmo consapevole di essere elementi che cercano se stessi negli altri. È un cammino evolutivo verso la bontà del bene comune! Se gli uomini lo adottassero come obbiettivo per il futuro, avrebbe nella società umana lo stesso impatto che ebbe la rivoluzione copernicana nella conoscenza dell’universo.

Riflettendo sulla naturale spontaneità dei bambini, aperti al gioco ed allo stupore, trovo che l’immagine delle bolle di sapone sia una emblematica metafora della nostra vita quando svanisce: dare una luce gioiosa da ricordare.

Quando al bambino viene presentata dell’acqua insaponata che conosce e usa e gli si dice di soffiarla in una cannuccia, diventa il testimone stupefatto di una prodigiosa e imprevedibile mutazione: il liquido è diventato un’aria rotonda che vola. Manifesta la gioia di aver percepito in quella novità, un sentimento sconosciuto di meraviglia, e si commuove quando la bolla si rompe, ma subito riprende con entusiasmo il gioco, affascinato dalla tremula e coraggiosa apparizione di altre bolle, che prima di sparire gli comunicano l’indicibile e poetico tocco che solo l’invisibile sa dare.

Forse il destino dell’uomo è quello di sperimentare tutte le realtà con gli occhi stupiti dell’amorevolezza, che trasforma ed esprime in un sorriso l’universo; la gioia creativa dell’umanità vuole espandersi ed irraggiare.

 

Ornella Reni

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