Koinonia Febbraio 2023


Dalla prefazione di D.Gallo al libro di Biagio Di Grazia

 

La NATO nei conflitti europei

Ex Jugoslavia ieri, Ucraina oggi

(Delta 3, 2022, pp. 184, € 16,00)

 

Nel volgere di sei mesi l’orizzonte di vita dei popoli europei è cambiato bruscamente. Il 24 febbraio 2022 si è fatto buio all’improvviso. Una guerra feroce e catastrofica è scoppiata sul confine orientale dell’Europa, travolgendo i destini di milioni di persone e riverberando i suoi effetti nefasti, a cominciare dall’Europa, in tutto il mondo. [...] Dal 1945 gli orizzonti non sono mai stati così cupi. Durante la guerra fredda, anche nei periodi di maggiore tensione, sono sempre entrati in vigore dei meccanismi di raffreddamento, sono scattati dei freni d’emergenza, che adesso non ci sono più. In quel periodo la speranza della distensione non è mai venuta meno, è stata sostenuta da robusti movimenti popolari di massa ed ha consentito a paesi di frontiera come l’Austria, la Svezia e la Finlandia di prosperare mantenendosi indipendenti dai blocchi militari contrapposti. Adesso quei movimenti popolari che si battevano per espellere la guerra dall’orizzonte della politica non ci sono più, i sindacati tacciono, i diversi partiti politici europei fanno a gara ad indossare l’elmetto e a recitare litanie di fedeltà alla NATO e alla sua politica volta ad alimentare la guerra in Ucraina, fino alla vittoria (?). Quello che ci prospettano gli architetti dell’ordine mondiale è un futuro spaventoso, fatto di riarmo, di disastri climatici ed economici, di sfide continue nei confronti della Russia e della Cina, in fondo alle quali l’unica via d’uscita è una nuova guerra mondiale. [...]        

L’opinione pubblica internazionale si è resa conto del deteriorarsi irrimediabile delle relazioni internazionali soltanto quando la T V ha mostrato i lampi delle prime esplosioni, ma l’orizzonte di guerra in cui siamo immersi ha avuto una lunga incubazione, è frutto di una politica a guida USA che ha cercato tenacemente la costruzione di un nemico: alla fine, dopo un processo durato oltre venti anni, il nemico si è materializzato e la parola è stata affidata alle bombe.

Superato lo stupore per questo brusco cambiamento degli orizzonti internazionali, dobbiamo chiederci dove questo processo ha avuto inizio e quali sono le cause che lo hanno determinato, quando si è determinata la svolta nella storia che ci ha fatto imboccare il sentiero in discesa che ci ha portato ai drammatici avvenimenti di questi ultimi mesi.

A questi interrogativi, offre una risposta sensata e autorevole il generale Biagio di Grazia, avvalendosi della sua esperienza professionale maturata in Germania nel Comando della Forza di Reazione Rapida della NATO, e poi a Bruxelles, a Zagabria, a Sarajevo e infine a Belgrado, come addetto militare dell’ambasciata italiana.

L’autore è stato testimone privilegiato di quell’inspiegabile evento che è stata la campagna di bombardamento condotta dalla NATO per 78 giorni, diretta a disgregare quello che restava della ex Jugoslavia, “guerra umanitaria”, la cui memoria è stata velocemente rimossa e cancellata dall’immaginario collettivo. Eppure è in quell’evento. come ci avverte il generale di Grazia, che vanno ricercati gli antecedenti di quello che sta succedendo oggi nel teatro di guerra ucraino.

Con l’intervento armato della NATO contro la Jugoslavia sono state poste le basi per un cambiamento della Storia, è stato introdotto un nuovo paradigma nella vita della Comunità internazionale, di cui adesso raccogliamo i frutti velenosi.

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