Koinonia Gennaio 2023


LA DIVERSITÀ SORGENTE CREATIVA

 

La scienza osserva che gli atomi, nella multiforme varietà materica, si muovono unendosi con le loro singolari caratteristiche, ubbidendo ad un progetto di armonica diversità.

L’ Uomo, pur essendo parte dello stesso progetto, non sente la stessa armonia, la sofferenza e la morte la contraddicono, rifiuta quindi di considerarsi un suo elemento attivo, per quanto  inconsapevole.

Se la vita è una gioia per tutti gli esseri viventi, per l’uomo è anche una sfida aperta al suo mistero. Egli dispone di un corpo sensoriale intelligente, capace di cogliere le risorse e le regole della natura, e di applicarle per migliorare la sua esistenza. I risultati non si fanno attendere: dalla scoperta della ruota alla energia nucleare.

L’uomo procede sicuro con le sue sperimentazioni e non avverte che trascurando la parte più profonda del suo essere, sensibile al bello, al buono e al giusto, rischia di autodistruggersi.

L’uomo istintivo cerca il benessere individuale, escludendo l’ “altro”, come prevaricatore della sua  identità.

Il gesto assurdo di Caino che non accetta la diversità del fratello uccidendolo, esemplifica l’incapacità del genere umano di capire il valore della diversità: culture, tradizioni, fatiche dell’unico IO umano che cerca una unità ideale che non vuole riconoscere. Non valorizza quel delicato tessuto dell’amorevolezza che si apre alla diversità: è lo stupore commosso dello spirito divino che lo abita. Tutti l’hanno provato e sentito, ma non sempre ne hanno colto la potente energia benefica che libera l’uomo dalla sua paurosa solitudine. Si contrappongono l’arroganza umana e la disponibilità divina.

L’uomo è chiamato e sollecitato dal Padre Creatore ad essere consapevole che la Sua amorevolezza, senza la quale è perso, non è una illusione infantile e sentimentale, ma una necessità costitutiva della sua natura.

Comprendere il valore della diversità significa acquisire maggiore fiducia nell’accogliere il mistero della vita. È sicuramente uno stimolo risolutivo ad accettare e promuovere la scelta coraggiosa dell’amorevolezza.

Ci sono ancora uomini assetati di amore? I miti di cuore, i contemplativi, i generosi, gli artisti,  quelli che non odiano ma perdonano, quelli che condividono i dolori e le gioie nell’amicizia. È il  pulsare dell’Unico Cuore che sa fondere i tanti “IO” diversi per dare luce e speranza.

È necessario affrontare la fatica di camminare unendo la ragione con il sentimento. La sperimentazione è libera e gratuita per tutti quelli che cercano di andare oltre la realtà  visibile, scoprendo il dialogo profondo con sé stessi.

 

Ornella Reni

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