Koinonia Gennaio 2023


IL CORAGGIO DI CAMBIARE

 

«Questo tempo non è soltanto un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento d’epoca» afferma papa Francesco. Cambiano anche le forme della religione e il loro ruolo nelle singole società e culture. La secolarizzazione non ha causato la fine della religione, ma il suo cambiamento. Mentre alcune forme di religione sono attraversate da forti scosse, altre sono talmente vitali da essere fuoriuscite dai loro precedenti confini. Le istituzioni religiose tradizionali hanno perso il monopolio sulla religiosità. La globalizzazione, giunta al suo culmine, si scontra con alcune resistenze: prendono forza manifestazioni di populismo, nazionalismo e fondamentalismo. Il nostro mondo è sempre più interconnesso e allo stesso tempo diviso. La comunità mondiale dei cristiani non è unita; oggi, tuttavia, le differenze più grandi non sono fra Chiesa e Chiesa, bensì all’interno di ciascuna. Differenze nelle dottrine, nelle posizioni religiose e politiche hanno spesso radici nascoste in stratificazioni profonde della vita psicologica e spirituale degli individui. A volte persone che nello stesso banco in chiesa professano lo stesso credo hanno idee di Dio molto differenti. Fra i cambiamenti dell’odierna scena spirituale rientra anche la caduta del muro fra “credenti” e “non credenti”: minoranze rumorose di credenti dogmatici e di atei militanti si spostano ai margini, mentre cresce il numero di coloro nei cui pensieri e nei cui cuori fede (nel senso di “convinzione originaria”) e incredulità (nel senso di scetticismo dubbioso) si mescolano.

 

Tomáš Halík

In Pomeriggio del cristianesimo. Il coraggio di cambiare

Vita e pensiero, 2022, p.11

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