Koinonia Dicembre 2022


COSA RESTA DEL CRISTIANESIMO?*

 

E dunque cosa resta dei cristianesimo sotto le macerie di una grande costruzione religiosa nella società che non ne vuol più sapere?

 

Resta, se qualcosa resta, ciò da cui esso ha preso origine, la fede in un mutamento.

 

Resta lo sguardo che redime nel presente l’immane cumulo di dolore del passato.

 

Resta la ricerca del punto di fuga che accordi sacro e profano.

 

Un di più, dono insospettato, resta offerto all’essenziale solitudine di ciascuno.

 

A chi officia il Vangelo resta il compito di renderlo palese agli ultimi della terra.

 

All’arroganza di una civiltà superiore resta, a confutazione, l’immagine dell’Agnello.

 

Resta l’invocazione che il tempo giunga a compimento e sia manifesto il giudizio.

 

 

*È la “Postilla” con cui Giancarlo Gaeta chiude il suo nuovo libro – “In attesa del Regno. Il cristianesimo alla svolta dei tempi” (Quodlibet 2022), e con cui ci dà il senso trasversale della sua raccolta di articoli, di situazioni che analizza e del messaggio di autori che presenta. Ma che soprattutto offre uno spaccato della crisi del cristianesimo, non solo descrittivo e analitico, ma prospettico e con indicazioni di vie di uscita per chi prenda sul serio lo stato delle cose e non si fermi al momento critico, o alle ricorrenti proposte risolutive, quale sembra essere quella del “cammino sinodale. Non si può continuare a ricostruire su basi vecchie preesistenti, senza aver prima decostruito e aver trovato fondamenta nuove. In effetti non c’è più un terreno comune in cui  ricollocarsi e confrontarsi, ma tutto è in fieri per una rigenerazione complessiva, che ci coinvolge in un processo che potremmo definire “messianico”, e cioè quel  sostrato sommerso del credere da riportare in superficie,  e soprattutto alla consapevolezza comune. La prima cosa da fare è riuscire a dirci cosa comporta una vera “prassi messianica” del Popolo di Dio! Ed in ciò aiuta questo libro.

 

ABS

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