Koinonia Ottobre 2022


DENTRO LA CRISI E OLTRE...

        

Oggi le Chiese sono veramente in crisi perclé attraverso le loro elucubrazioni teologali e  l'armamentario della loro disciplina gerarchica hanno fatto della religiosità un peso per lo spirito umano. Gli spiriti che sentono questo schiacciamento tentano di evadere dalla disciplina ecclesiastica costituita e vanno ramingando in cerca di una vita spirituale.

Se il Cristianesimo ha ancora un valore, questo non è affidato alla denominazione ecclesiastica, ma ad un ricupero dei valori primitivi del messaggio di Cristo. La visione di Dio Padre, la coscienza della nostra quotidiana permanente continua dipendenza dalla virtù generatrice del Padre, la consapevolezza di una sfera di valori in cui siamo fratelli, la sicurezza di un avvenire di giustizia e di pace affidato alla volontà di Dio, queste sono le idee centrali del messaggio cristiano.

Non una dogmatica, non una disciplina, che questi sono elementi avventizi, spesso anzi deformazioni. Il valore del Cristianesimo è in certi valori centrali che pongono noi di fronte al mondo in una situazione piena di responsabilità. Quando ci sentiamo nelle mani di un Padre che in ogni istante determina di tenerci in vita, quando sentiamo che la vita è una negazione permanente e che solo quello che è eterno è il senso della vita guadagnata con la morte, quando siamo accompagnati nella vita dalla sensazione della stessa verità. allora ci avviciniamo a quel santo dei santi che è l'esperienza religiosa,  l’esperienza cristiana in ispecie. Ma, tutto questo è lontano dalle denominazioni ecclesiastiche.

Se noi nutriamo fede nella vittoria permanente del messaggio cristiano, sentiamo d'altro canto che questo mai ha corso un pericolo come oggi, e che mai come oggi per chi aspira ad essere cristiano è duro il compito. Non è una situazione facile avvicinarsi a questo grande postulato cristiano; la nostra vita meccanica, il nostro trionfale successo sulle forze brute del cosmo ci hanno messo in condizione di terribile povertà spirituale, ci hanno  reso incapaci di cogliere le grandi realtà del Vangelo.

Quando si considera la nostra vita da un punto di vista spirituale, si ha una terribile sensazione di sgomento: siamo spiritualmente in un altissimo villaggio dì montagna sperduto nel cuore dell'inverno; tutto è ghiaccio intorno; il vento ha trasformato la neve in ghiaccio. Noi siamo isolati, nella impossibilità di comunicazioni con l'esterno e dobbiamo salire sul tetto per cogliere il bacio del sole.

Ma il cristiano vive di  fede e sa che verrà il giorno in cui questo ghiaccio si scioglierà al tocco dei tepori primaverili e sarà quello il giorno in cui lo spirito centrale del Cristianesimo riprenderà il suo significato per i nostri occhi e per il nostro cuore addormentati, il giorno in cui noi potremo sollevare le nostre fronti, e potremo dirci a vicenda: la liberazione e la redenzione sono vicine!

 

Ernesto Buonaiuti

 

In Pietre miliari della storia del Cristianesimo,

Guanda Editore, 1935, pp.274-76

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