Koinonia Ottobre 2022


La voce di Frei Betto

 VANGELO, UNA PROPOSTA POLITICA

 

Mi ci sono voluti diversi anni di ricerca e lettura per scrivere Jesus militante - Evangelho e projeto politico do Reino de Deus, Ed. Vozes (Gesù militante - Vangelo e progetto politico del Regno di Dio). Si tratta di un’analisi dettagliata del Vangelo di Marco, il primo ad essere scritto e al quale si sono ispirati gli evangelisti Matteo e Luca.

Scritto in un linguaggio accessibile, anche didattico, ho cercato di evitare il “teologhese”, perché i lettori potessero capire cosa Gesù è venuto davvero a proporci.

Nel catechismo apprendiamo che la parola Vangelo significa Buona Novella. Ma quale buona novella Gesù è venuto ad annunziarci? Una nuova religione che, ispirata dalla sua testimonianza, divenne nota come Cristianesimo? Una nuova istituzione religiosa chiamata Chiesa?

Gesù non aveva pretese di fondare nulla. Voleva solo comunicarci che, come racconta la Genesi, Dio ci ha creati per vivere in un paradiso. Se il progetto di Dio sulla storia umana è stato sovvertito dall’abuso della nostra libertà - anche la libertà di rifiutare la proposta divina - Dio ci ha offerto una seconda possibilità facendosi presente in mezzo a noi nella persona di Gesù.

Perciò Gesù è venuto a portarci una nuova proposta civilizzatrice, politica, che si riassume nell’espressione Regno di Dio. Questa espressione compare 122 volte nei quattro Vangeli, mentre la parola Chiesa compare solo due volte e in un solo Vangelo, in Matteo. Tuttavia, si parla molto della Chiesa e poco del Regno.

Questo si spiega per due ragioni: la tradizione cristiana ha commesso l’errore di collocare il Regno di Dio nelle sfere celesti, quando la proposta di Gesù figura nel nostro orizzonte storico. E per il fatto che oggi abbiamo pochi regni, molti dei quali puramente decorativi.

Ma perché Gesù - così amorevole e misericordioso - morì crudelmente assassinato sulla croce, la pena di morte dei romani che occupavano la Palestina nel I secolo? Per ovvie ragioni: perché osò, nel regno di Cesare, annunciare un altro regno possibile, quello di Dio. Per questo lo hanno condannato come sovversivo. Quindi, tutti i cristiani sono discepoli di un prigioniero politico.

La proposta civilizzatrice di Gesù si basa su due pilastri - questo è ciò che spicca nel vangelo di Marco -: nei rapporti personali, l’amore, compreso il perdono; nelle relazioni sociali, la condivisione dei beni della Terra e dei frutti del lavoro umano. Pertanto, la Chiesa dovrebbe essere il Movimento di Gesù, cioè il movimento che riunisce i suoi discepoli disposti ad abbracciare l’esempio della sua militanza per instaurare nella storia il progetto politico del Regno di Dio, in cui non ci saranno oppressioni né esclusioni, né devastazione della natura.

Questo è il contenuto di Jesus militante, in cui analizzo i diversi frammenti di ciascuno dei capitoli del Vangelo di Marco. Il modo in cui Gesù ha rotto con la religione sclerotizzata e fondamentalista del tempio di Gerusalemme; la sua opzione radicale per il povero; la sua critica alle ingiustizie sociali; il suo ripudio dell’occupazione romana della Palestina.

Tutto ciò rafforza la certezza che, nel caso di Gesù, abbiamo di fronte un militante politico paradigmatico di un’epoca in cui ancora non c’era discriminazione tra religione e politica, perché chi deteneva il potere politico aveva anche potere religioso e viceversa.

Spero che la lettura di Jesus militante ci permetta di comprendere il carattere rivoluzionario della proposta di Gesù, e come dobbiamo dare continuità alla sua militanza, non imbevuti del proposito di avere fede in Gesù, bensì di avere la fede di Gesù.

 

Frei Betto

(trad.dal portoghese di Magaly Santos)

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