Koinonia Maggio 2022


Da Massimo Corti di ACAT            

 

Gentile Padre Alberto,

nel lontano mese di ottobre 2021, durante un incontro amichevole, Padre Gabriel Nissim mi parlò del vostro mensile, di cui mi ha omaggiato alcune copie molto interessanti. In tale occasione mi pregò di inviarvi un articolo per illustrare cosa è una ACAT e, in particolare, la ACAT Italia.

Sono dispiaciuto di aver fatto passare tanto tempo ma, preso da tante cose urgenti, il mio impegno mi era uscito di mente.  Ovviamente mi dispiace e me ne scuso.

Vi inoltro il testo preparato, sperando che l’argomento vi interessi ancora. 

Per una qualunque domanda o chiarimento non esiti a contattarmi. Cordiali saluti

Massimo Corti

 

IN CAMMINO CON ACAT

 

ACAT (Azione dei Cristiani per l’Abolizione della Tortura) nasce in Francia nel 1974, per sostenere una campagna in favore delle persone torturate, detenute in condizioni inumane, “disperse” o, peggio, condannate a morte, di qualunque provenienza, nazionalità, opinione politica o credo religioso. Alla base dell’azione di ACAT c’è l’insegnamento cristiano sull’amore per il prossimo, principio che troviamo sviluppato e applicato anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, e in particolare nell’articolo 5: “Nessuno sarà sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti”. Anche il fenomeno delle migrazioni (quale causa e/o conseguenza di torture o trattamenti inumani) rientra tra gli interessi di ACAT.

Nel panorama delle varie Associazioni e ONG che si occupano dei Diritti Umani (D.U.), ACAT è una delle pochissime voci Cristiane che si levano per il rispetto dei Diritti dell’Uomo visto come immagine di Cristo sulla terra.

ACAT Italia è una delle prime nate in Europa ed è tra le associazioni fondatrici della Federazione Internazionale delle ACAT (FIACAT), ONG con statuto partecipativo presso il Consiglio d’Europa, consultivo presso l’ONU e di osservatore presso la CADHP-Commissione Africana per i Diritti degli Uomini e dei Popoli.

ACAT Italia è nata nel 1987 all’interno del Movimento Rinascita Cristiana (MRC), vissuta come “missione”, come una normale e conseguente applicazione della parola di Cristo. In breve tempo ACAT ha preso una sua fisionomia autonoma, partecipando a pieno ritmo alle attività della FIACAT.

Tutte le ACAT sono, da sempre, organizzazioni cristiano-ecumeniche, formate da cattolici, protestanti, ortodossi e tutte le altre confessioni cristiane: cristiani di tutte le denominazioni che non solo agiscono, ma anche pregano insieme. La preghiera - infatti - fa parte integrante del nostro programma, sia essa individuale o collettiva, tutte le volte che ciò sia possibile.

Come gli amici di Rinascita ben sanno, ACAT agisce tramite l’invio di lettere, la raccolta di petizioni, la diffusione della cultura dei D.U., la formazione dell’opinione pubblica, ma anche con la presentazione di istanze sul piano internazionale e di Rapporti Alternativi all’ONU, sempre allo scopo primario di combattere la tortura e la pena di morte, per la difesa dei Diritti Umani in generale. È indipendente da tutte le strutture internazionali, nonché da tutti i gruppi economici ideologici e politici

ACAT Italia si sta impegnando sempre più in attività per la formazione dei giovani, sia con progetti specifici per le scuole superiori, sia con l’istituzione del Premio di Laurea ACAT, per le migliori tesi contro la tortura e la pena di morte. Il Premio è finanziato dallo OPM della Tavola Valdese e gode dei seguenti Enti Sostenitori: Rinascita Cristiana, Università LUMSA, Facoltà Valdese di Teologia, Associazione Medici Contro la Tortura e FIACAT.

Il Prof. Paolo Ricca, parlando a Parigi, al trentennale della fondazione dell’ACAT, ha dato una bellissima definizione dello spirito della nostra associazione: “... noi di ACAT siamo un’Azione, non siamo un Discorso. Abbiamo agito. Ci era richiesto un atto, non pensieri o parole. Abbiamo fatto la stessa esperienza dei primi discepoli di Gesù, ai quali il Maestro un bel giorno ha detto: ‟Seguimi!” e noi l’abbiamo seguito. Non abbiamo potuto fare altrimenti. L’ACAT è nata così, da una decisione improvvisa, da un atto subitaneo di obbedienza. Niente è stato preparato, niente è stato programmato, tutto abbiamo dovuto imparare. E a poco a poco abbiamo imparato, e stiamo ancora imparando.”

È vero, stiamo ancora imparando, siamo sempre in cammino al servizio dell’umanità sofferente con le nostre azioni e con le nostre preghiere. Non solo con il Premio di Laurea per la migliore tesi, che da qualche anno è rivolto anche all’approfondimento e all’analisi della situazione dei migranti in Italia ed ai loro diritti negati, ma anche con il progetto “Shadow Game”, finanziato dalla Unione Europea.

È un progetto che, con la proiezione di un film, con un dibattito e con sistemi multimediali, ci porta a considerare l’odissea dei minori non accompagnati provenienti dal medio oriente e costantemente respinti e maltrattati alle molte frontiere della rotta balcanica. Il 10 dicembre a Roma avrà luogo la prima proiezione del film e successivo dibattito, alla presenza di una delle registe e di uno dei ragazzi migranti che è riuscito a raggiungere l’Europa. Questa è il cammino di ACAT, una via non facile da percorrere ma con un indirizzo ben preciso: seguire l’esempio del Buon Samaritano.

 

Mariella Zaffino

 

Visitate il nostro sito internet www.acatitalia.it, trovate tutte le nostre attività, i nostri “Appelli” mensili e i nostri progetti.

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