Koinonia Maggio 2021
Dal Blog di Luigi Accattoli
Francesco fa santa Margherita di Città di Castello
tipo quanto mai attuale dei rovesciamenti evangelici
Decisione del Papa. Oggi – 24 aprile - per me è festa a motivo di Margherita di Città di Castello, del Terz’Ordine dei Domenicani, che Francesco ha inserito nel catalogo dei Santi con Canonizzazione Equipollente. Nei commenti evoco i motivi della festa e metto il link al testo di una conferenza che ebbi modo di tenere un giorno sulla piccola Margherita a Città di Castello.
Quando la vidi in San Domenico. Dieci anni addietro alcuni amici di Città di Castello che conoscevano la mia ricerca sui fatti di Vangelo mi proposero un tema arduo: Fede e carità al tempo di Beata Margherita e ai nostri giorni. Con l’improntitudine del giornalista ho accettato e ho tenuto l’incontro il 6 maggio 2011 al Centro Studi “Beato Carlo Liviero”, a Città di Castello, presente il vescovo, una squadra sportiva di disabili (dell’Associazione Sportiva dilettantistica “Beata Margherita”) e tante persone.
In San Domenico il pomeriggio avevo visto per la prima volta l’urna della Beata e un poco l’avevo amata anche nella sua spoglia, così piccola. Margherita era cieca, rachitica, gobba e storpia (la gamba destra più corta della sinistra) e quella sera ne parlai come della donna delle beatitudini: “beati i poveri, gli afflitti, i piangenti”. Come tribolata – infine – che soccorre i tribolati, immagine quanto mai attuale dei rovesciamenti evangelici. Richiamai Luca 14, 21: “Esci per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi” e dissi che lei che era tutto questo una volta entrata nel banchetto si è adoperata a tirare in esso ogni altro derelitto. E noi tra essi.
Qui puoi leggere il resto della mia conferenza: