Koinonia Febbraio 2021
PER UNA TEOLOGIA DELLA CRISI
*Perché ai teologi italiani e oserei dire alla chiesa italiana e ai suoi pastori non importa nulla della crisi politica, sociale, culturale, che vive il Paese?
*Laici, se ci siete, battete un colpo! Non restate rinchiusi nei vostri movimenti o associazioni a discutere di questioni di lana caprina e a porre in atto dibattiti intellettualistici o talvolta a rivendicare ruoli clericali, quasi che il mondo dipenda da essi.
*Credo che attivare un processo di riflessione sul tema della “persona fra natura e cultura” costituisca una pista di lavoro intorno alla quale raccogliere energie e competenze del mondo cattolico italiano, non solo di livello accademico, ma anche così come si manifesta e si rende presente nella cosiddetta “cultura diffusa”.
*Mentre giustamente ci si preoccupa da un lato del culto, dall’altro dell’esercizio della carità temporale (compiti sacrosanti che non vanno mai abbandonati o relativizzati), altrettanto giustamente bisognerà impegnarci nella costituzione di gruppi di lavoro e di riflessione, che, a partire dal tema indicato, possano parlare al Paese, declinando proposte concrete e di alto, ma non disincarnato livello.
Giuseppe Lorizio
(Settimananews.it – 26 gennaio)