Koinonia Novembre 2020


DA UNA  LETTERA  DI G. LA  PIRA AL PRIORE  DI S. MARCO

 

Chi dice Convento di S.Marco dice Firenze e destino, grandezza e responsabilità di Firenze. Ci può esser dubbio su tutto questo? Basta alzare lo sguardo e vedere con occhio intimo, penetrato dalla luce di Dio, per persuadersi di ciò.

 

Perché fra Firenze e S.Marco vi è un nesso essenziale: forse il più  essenziale, il più marcato, fra quanti ve ne sono fra questa città davvero misteriosa e le varie “cause” che Dio ha fatto operare per edificarla, per elevarla, per illuminarla e, anche, talvolta, per purificarla e per punirla.

 

Il passato - quando si tratta di quell’autentico seme che è il seme della grazia e della santità e della civiltà di Cristo - non è fatto appunto in vista dell’avvenire? Ricchezze che Dio ha creato per il bene della Chiesa intiera e della intiera cristianità e della intiera famiglia delle nazioni possono restare sepolte? Non  devono  tornare ad essere forza propulsiva di santità e di civiltà per Firenze  e per il mondo?

 

S. Marco non può essere, non deve essere, punto di riferimento per  “musei” e per “turisti”; no! S Marco è, in qualche modo, Firenze: un tabernacolo del Dio vivo! È un punto verso il quale ascendono le “tribù di Israele”: illuc enim ascenderunt tribus, tribus Israel ad  confitendum nomen  Domini!

 

È un punto visibile in ognuna delle quattro direzioni del mondo. Qui possono le nazioni tutte darsi ancora Convegno!

 

A questa  irradiazione di grazia e di bellezza celeste Egli mirò quando ispirò l’arte dell’Angelico; a questa irradiazione di grazia e di civiltà Egli mirò quando fece fiorire attorno a S.Marco, a S.Antonino, a Savonarola e ad altre anime grandi schiere innumerevoli d’uomini di altissimo livello spirituale e civile.

 

Non  c’è che da prendere consapevolezza piena di questo disegno di Dio che si iniziò nel passato ma che è valido anche per il presente e per il futuro.

 

S.Marco e Firenze furono ieri - come  Savonarola  giustamente  pensava - una  “pista di lancio” per la grazia e  per la civiltà  cristiana: S.Marco  e Firenze devono essere anche oggi - e più  ancora lo saranno  domani - una “pista di lancio” per la nuova avanzata  della grazia e della civiltà cristiana in tutte le direzioni  della terra.

 

LA PIRA

Domenica in Albis 1958

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