Koinonia Novembre 2020


UNA LETTERA DI EZIO DOLFI

 

Carissimo P. Alberto,

ho letto con molto interesse le tue riflessioni a proposito dell'enciclica del Papa; hai offerto numerosi spunti di riflessione che meriterebbero adeguati approfondimenti. Ma questo a scuola è un momento particolarmente intenso  anche per i motivi che puoi ben immaginare, per cui non sono riuscito a scrivere, come avrei voluto, qualche riga di riflessione.

Mi ha colpito in modo particolare il tuo richiamo alla "radicale laicità del vangelo", la tua convinzione, che si avverte davvero sentita, di una opportunità, che pare offrirsi,  per una uscita della comunità cristiana (quella vera) dalla sfera costrittiva della 'religiosità'.

Il momento che stiamo vivendo è decisivo: o ne usciremo davvero cristiani, nel senso evangelico e non ecclesiastico del termine, recuperando l'originalità del messaggio di Gesù, o la cristianità si avvierà ad un declino di marginalità, preoccupata solo di perpetuare le sue strutture di potere. E questo travaglio si svolge nel bel mezzo di una inaudita pandemia, di cui non si scorge  una soluzione vicina. Più che chiedersi che fare noi ci interroghiamo su come farlo.

Su come portare avanti quel progetto di 'liberazione' che è il fulcro della nostra fede. Spero, magari nelle vacanze di Natale, di poter elaborare una riflessione più organica su questa tematica, che è stata spesso al centro delle nostre chiacchierate a cui ripenso con non poca nostalgia: ora sono decisamente altri tempi. Ti abbraccio con vero affetto, insieme a Claudia.

I semi che stai gettando daranno i loro frutti. Sono certo che la tua voce non grida nel deserto.

 

Ezio

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