Koinonia Ottobre 2020


DAL LIMBO BRASILIANO

 

Per chi ha 80 anni, sufficiente salute e il computer, l’isolamento non è peso ma dono. La pigrizia diventa virtù. C’è più tempo per leggere, pregare, studiare e scrivere. È il mio caso. Ma sono ostaggio di me stesso in un castello di scritti e il mio passato di “intellettuale organico” (w Gramsci!) mi induce ad accompagnare la politica tutto il giorno e tutti i giorni nei MCS... e tremare.

   

Le elite brasiliane, dopo il golpe del 2016, ci hanno regalato un presidente psicopatico, genocida e impreparato che ha messo il Paese a ferro e fuoco. Non passa giorno che Bolso non pratichi una grave trasgressione alle leggi, ma un labirinto di istanze e leggine riesce a garantirne l’impunità. È una sfida continua alla democrazia, un affronto ai cittadini decenti e alla popolazione affamata.

        

Nel giornalino settimanale parrocchiale ho denunciato tre peccati del governo attuale:

 

1. L’indirizzo fascista che porta ad autoritarismo, dittatura e militarizzazione: sono 400mila i militari (e 2 milioni quelli di riserva), ben foraggiati, dei quali oltre 6mila con incarichi nel governo!

 

2. L’economia ultra-neo-liberale che uccide, con l’abisso della disuguaglianza sociale in aumento, l’idolatria della ricchezza, le privatizzazioni, la devastazione e svendita del Paese

 

3. Il disprezzo per la vita e l’omissione grave di fronte all’epidemia del COVID 19 (che sta decimando la popolazione indigena). Qualche denuncia rimbalzava nel mio programma (nella radio diocesana), che è stato sospeso fin dopo le elezioni amministrative di novembre p.v.

        

L’ultimo sondaggio dice che oltre 50% dei brasiliani appoggia il governo attuale e oggi voterebbe di nuovo per Bolsonaro!?!  20% di loro dipendono dell’aiuto del governo in tempo di pandemia e quindi l’appoggiano; ma 30% sono stati plagiati (da Steve Bannon & Co.) al punto che sono fanatici e inattingibili (tra loro ci sono molti evangelici e perfino molti cattolici e... qualche amico personale!). Ultimamente vengo chiedendomi come sia possibile che persone laureate, con futuro, persino giovani, possano appoggiare un sistema che predica crudeltà, odio e menzogna... oggi come al tempo del nazifascismo. Confesso che vedo la politica come un moloc invincibile; e la tempesta di fake and bad news mi fa sentire impotente e mi fa soffrire psico-fisicamente.

          

Direte che il Vangelo è per questo: per sconfiggere le cattive notizie con la Buona Nuova del Regno. Ma qui c’è, di nuovo, la frustrazione. La pandemia ha favorito non la crescita della fede, ma le devozioni che, specie con WhatsApp, chiedono a Dio e alla Vergine miracoli di cura e panacee.

         

Anche più grave è la dicotomia tra il cristianesimo-vangelo e il cristianesimo-religione, e quest’ultimo, omesso e alienato, trionfa con i media. Oggi si ripete quello che la storia ha registrato più volte: l’ordine piramidale voluto dai potenti ha come alleati il militarismo a controllare i corpi e la religione a controllare le menti.  È impressionante come gli EUA (ma non solo loro) divulghino ondate di pentecostalismo, ritualismo e movimenti obsoleti, che arrivano fino allo scampolo di periferia che è la mia parrocchia. I seminaristi e i preti giovani tirano fuori dai bauli medievali e spolverano dalla naftalina il tricorno e le cotte coi merletti (ultimamente, perfino il ferraiolo).

     

Le emittenti televisive evangeliche e quelle cattoliche diffondono feticci e raccolgono fiumi di denaro... Costruiscono templi e imperi economici. Una emittente (dei redentoristi) è attualmente sotto inchiesta per riciclaggio di denaro. 

          

Il cristianesimo-vangelo con la missione del Regno soffre violenza e persecuzione: è ignorato anche se proposto da papa Francesco e dalla Conferenza dei Vescovi brasiliani.

    

Così ci resta l’umiliazione e... la resa davanti a Dio. Paradossalmente, sarà ciò che ci salva, come al tempo di Daniele: “Signore, ora non abbiamo più né capo, né profeta, né luogo per presentarti le primizie e trovare misericordia. Potessimo essere accolti con il cuore contrito e con lo spirito umiliato, come olocausti di migliaia di agnelli. Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a Te e Ti sia gradito, perché non c’è confusione per coloro che confidano in Te” (Dn 3,38-40 passim).

 

P. Arnaldo De Vidi

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