Koinonia Ottobre 2020


NON LASCIATEVI RUBARE LA “EVANGELII GAUDIUM”

 

Papa Francesco non manca certamente di ascolto e di accoglienza - della sua abituale audience – ma non gode di buona stampa ed è sotto attacco concentrico da posizioni opposte. Sembra però che la faccenda riguardi lui e che se la debbano vedere a certi livelli, mentre non risulta che sia una “questione ecclesiale” per doversi sentire parte in causa. L’atavica indifferenza della cattolicità, del resto, ha il suo motto: “Morto un papa se ne fa un altro”, sono cose che non ci riguardano e che vanno avanti senza di noi per la loro strada.

Non manca invece di intervenire P.Antonio Spadaro, assurto in questi anni ad interprete privilegiato di Papa Franceso in quanto confratello gesuita e dalla sua posizione di Direttore de “La Civiltà Cattolica”. Lo fa in maniera corposa nel numero della sua rivista del 5 settembre (Quaderno 4085). Parlando de “IL GOVERNO DI FRANCESCO” si interroga: “È ancora attiva la spinta propulsiva del pontificato?”. Il senso del suo discorso lo si può cogliere dalla parte conclusiva del suo articolo riportata a p.25.

In sostanza fa presente ai vari commentatori che il loro criterio di analisi e di giudizio sul pontificato non è quello appropriato, e quindi si impegna ad offrire lui quello giusto, facendo ricorso ai principi  e alla pratica degli “esercizi spirituali” ignaziani (quasi che la chiesa universale dovesse adottare questo metodo di riforma!). E allora quello che conta non sono programmi preconfezionati da realizzare o interventi dottrinali e strutturali, ma è la riforma interiore per arrivare poi a tutto il resto attraverso il discernimento. Insomma, una sorta di spiritualismo pragmatico o di pragmatismo spirituale!

Al di là dell’orientamento personale del papa pienamente rispettabile, viene da chiedersi a quale bilancio di riforma si andrebbe incontro se adottassimo questo criterio di “spiritualizzazione” della chiesa, da cui far scaturire poi la necessaria riforma anche delle strutture, come se da parte di tutti ci fosse una mobilitazione religiosa, questa si ben organizzata! Ma se poi è vero che Papa Francesco non ha avanzato alcun proprio programma di pontificato, è perché si è proposto di portare e compimento il Vaticano II, dando corpo a questo suo intento con l’esortazione apostolica “Evangelii gaudium”. È abbastanza sorprendente che Antonio Spadaro, a parte qualche citazione del testo qua e là, non faccia minimamente accenno a questo documento “programmatico”, che dovrebbe fare da metro di misura per valutare lo stato delle cose riguardo al pontificato.

Quando questa esortazione apostolica fu resa pubblica, lo stesso Spadaro ne fece un’ampia ed entusiasta presentazione sempre in “La Civiltà Cattolica” (EVANGELII GAUDIUM - Radici, struttura e significato della prima Esortazione apostolica di Papa Francesco - Quaderno 3923 – 2013), di cui è riportata la parte finale a p.24. Che noi  potremmo concludere così: non lasciamoci rubare la “Evangelii Gaudium”

 

ABS

.

.