Koinonia Febbraio 2020
IN DONO E IN MEMORIA...
Qualche giorno prima della sua morte ho avuto un incontro del tutto “normale” con Angela Crucitti D’Avanzo, di cui il marito Bruno ci ha già parlato in Koinonia 1/2020. Dico “normale” perché abbiamo parlato normalmente di quanto avevamo a cuore: del momento che viveva ma anche della sua esperienza didattica di Preside e di altre sue attività culturali. Tra queste c’era il suo impegno nella “Catechesi attraverso l’arte”. A questo proposito mi ha parlato di una sua lezione nel Corso di aggiornamento per insegnanti del 2000 su “il Giubileo tra fede e cultura”, ed era ansiosa di farmene dono, cosa che è avvenuta dopo la sua morte come sua eredità spirituale. È stata lei ad introdurre la pubblicazione del corso, facendo presente, al di là dell’evento, che “il giubileo è stato visto come un momento forte, che illumina il tempo ordinario della vita”.
Nella sua lezione ha modo di pronunciarsi su problemi dell’educazione, della scuola, della fede. E così ci presenta una esperienza che potrebbe diventare un metodo per riportare le nuove generazioni alla memoria del passato e per la trasmissione intergenerazionale della eredità culturale e religiosa. In ogni caso, è lei stessa, nella introduzione al corso, a presentarci insieme agli altri anche il suo intervento, che ritengo opportuno riportare su Koinonia come sua testimonianza e in sua memoria. Di seguito la sua presentazione. (ABS)
“L’ultima lezione, Giubileo e scuola. Proposte didattiche, tenuta dalla sottoscritta, ha, come dice il titolo, un carattere prevalentemente didattico; ed è giusto, in un corso che si rivolge agli insegnanti, che siano concretamente proposti percorsi pensati per la scuola. Il punto di partenza è quello che ha fatto da filo conduttore al corso, una riflessione sul tempo, sotto due aspetti: come utilizzare attivamente il tempo della scuola in una programmazione attenta e rispettosa dei ritmi degli studenti; e come indirizzare i giovani a studiare e a saper leggere il passato, su cui si basa la costruzione del presente e del futuro. È stata sottolineata, cioè, l’importanza della storia in un’epoca, la nostra, che tende a sottovalutarla per seguire gli obiettivi di un efficientismo tecnologico che non può rispondere, da solo, alle richieste di senso dei giovani. Su questa base sono state presentate due proposte didattiche: un’esperienza realizzata con grande successo in una scuola media sulla Cattedrale di Santa Maria del Fiore e un percorso storico sulla “Gerusalemme sostitutiva” di San Vivaldo in Valdelsa. Non si tratta di semplici “curiosità”: seguendo il metodo di uno studio storico attento, paziente e anche divertente, i nostri giovani impareranno a valorizzare il passato, a conoscere il loro territorio e a non considerare la storia solo come fredda successione di eventi scritti sui libri”.