Koinonia Novembre 2019


ADDIO PIERRE, L’AMICO CLOCHARD

 

Frequento da tredici anni la scuola “Principe di Piemonte”, una scuola pubblica che si erge sulla rocca di San Paolo a Roma, circondata da un parco meraviglioso. Ho percorso la strada, da casa a scuola e da scuola a casa, un milione di volte, e, prima di varcare il cancello di entrata, ero solita salutare Pierre, il signore che viveva nella roulotte da più di dieci anni. Pierre Boulen aveva una corporatura pesante, la barba bianca, un sorriso molto simpatico e una grande voglia di comunicare. Aveva un passato ricco di storie che lo aveva condotto a vivere in una dignitosa povertà. Ci salutavamo tutte le volte e lui scherzava: “Luisa! tu, sempre carica!” mi diceva con il suo modo di parlare strano, a metà tra il francese, l’italiano e lo spagnolo, quando mi vedeva passare con i miei pacchi pesanti.  Una volta mi disse che doveva spostare la roulotte perché dovevano potare gli alberi. Chiamai un gommista per gonfiare le gomme e me ne fu grato per molto tempo. Ultimamente mi chiedeva di fornirgli i sacchi grandi della spazzatura per poter tenere pulito l’accesso alla scuola. Si sarebbe occupato lui di sostituirli nel raccoglitore che il Municipio aveva istallato sul marciapiede…

  Come spesso accade, travolti dalla frenesia quotidiana, si perde il senso di ciò che si sta facendo ed è l’esperienza della morte a darci un’improvvisa scossa e a regalarci una visione di insieme del disegno della nostra vita. La scomparsa improvvisa di Pierre, mi ha restituito il “senso” della rete di persone collegate alla scuola   “Principe di Piemonte” che,  con il passare degli anni è divenuta la mia casa. Una “rete” fatta di affetti, di gesti generosi, di aiuti reciproci, di scambi umani, di grandi fatiche e anche soddisfazioni. E Pierre era una tessera di questo quadro. Noi tutti, bambini, genitori, insegnanti eravamo i suoi amici e, di fronte alla sua scomparsa, ci siamo raccolti, silenziosi e commossi, di fronte alla porticina della sua casa ambulante, solo pochi minuti prima di entrare a scuola. Poi ci siamo messi in moto: ed è partita la colletta per il suo funerale e, in ventiquattro ore, abbiamo raccolto 1.008,61 euro, custoditi in tante bustine con biglietti e disegni.

Perché Pierre abbia il saluto e l’abbraccio che merita da parte di tutta la comunità della Scuola “Principe di Piemonte” e sia degnamente ricordato come un uomo partecipe di questo bellissimo quadro che talvolta le persone, pur vivendo in una città grande e caotica come Roma, sono in grado di costruire.

 

Luisa Piazza  

.

.