Koinonia Settembre 2019


È GUERRA PERMANENTE…

 

La guerra per l’ennesima volta ha cambiato aspetto, ha scombinato le carte di chi credeva di averla imbrigliata in regole, limiti, confini. Le guerre di oggi, intorno a noi, non passano, non finiscono, ingoiano il dopoguerra, diventano eterne. Non c’è una magnifica pace, la firma di un accordo, non ci sono i reduci, i sopravvissuti che tornano a casa, guardano le rovine, si rimboccano le maniche e cominciano, faticosamente, piangendo, a ricostruire. Il combattente, ma anche il civile travolto dal conflitto, non riesce a uscirne. Il dopoguerra è ancora la guerra. Perché non c’è una via di uscita, non c’è una soluzione: il conflitto rimbalza su se stesso. Il sopravvissuto diventa profugo eterno, che non ha più alcuna speranza di tornare a casa, si trasforma in migrante e trasferisce la sua disgrazia in luoghi lontani e tra genti estranee, che lo respingono come un possibile portatore dell’epidemia della violenza e della povertà.

 

Non chiudiamo gli occhi. Guardiamo. Nessuno di noi è immune, la peste è entrata nelle città, anche nella nostra. Chiudere la porta, sbarrare le finestre non ci salverà. Le frontiere del mondo «libero», quello che chiamavamo Occidente (esiguo, in fondo: Europa, Nord America e poco altro) si spostano dentro di noi. Le armonie economiche che erano diventate il nostro biglietto da visita e il nostro vanto (la globalizzazione del Mercato, una sorta di solidarietà mondiale dei consumatori che doveva garantire anche il modello democratico) vanno in frantumi. Coloro a cui gettavamo un’occhiata distratta per qualche settimana, dai ben vigilati confini di un resort o di un albergo di lusso, i poveri, il Terzo mondo, sono qui. Vivi. Sopravvissuti a viaggi tremendi che cerchiamo di ignorare per non dover rendere onore al loro coraggio. Possono raccontarci con i loro corpi e le loro piaghe le guerre da cui sono fuggiti. I loro nemici si chiamavano fanatici o politici corrotti che non volevano lasciar cadere neppure le briciole della ricchezza: petrolio, oro, legname, minerali pregiati, aiuti dell’assistenza internazionale.

 

Domenico Quirico

Dall’introduzione del libro di “Che cos’è la guerra” (Salani, 2019)

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