Koinonia Luglio 2019


Kairòs-Amazzonia

Dall’Instrumentum laboris

per il Sinodo della Regione Panamazzonica

 

“Al tempo della benevolenza ti ho risposto; nel giorno della salvezza ti ho aiutato” (Is 49,8; 2 Cor 6,2)

 28. L’Amazzonia sta vivendo un momento di grazia, un kairòs. Il Sinodo dell’Amazzonia è un segno dei tempi in cui lo Spirito Santo apre nuovi cammini che discerniamo attraverso un dialogo reciproco tra tutto il popolo di Dio. Il dialogo è iniziato qualche tempo fa, dai più poveri, dal basso verso l’alto, partendo dal presupposto che “ogni processo di costruzione è lento e difficile. Comprende la sfida di rompere il proprio spazio e aprirsi per lavorare insieme, per vivere la cultura dell’incontro, […] per costruire una chiesa sorella”.[11]

 29. I popoli amazzonici originari hanno molto da insegnarci. Riconosciamo che per migliaia di anni si sono presi cura della loro terra, dell’acqua e della foresta, e sono riusciti a preservarli fino ad oggi, affinché l’umanità possa beneficiare della gioia dei doni gratuiti della creazione di Dio. I nuovi cammini di evangelizzazione devono essere costruiti in dialogo con queste sapienze ancestrali in cui si manifestano semi del Verbo.

 30. La Chiesa dell’Amazzonia ha segnato con significative esperienze la sua presenza in maniera originale, creativa e inculturata. Il suo programma di evangelizzazione non corrisponde ad una mera strategia di fronte ai richiami della realtà; è l’espressione di un cammino che risponde al kairòs che spinge il popolo di Dio ad accogliere il suo Regno in queste bio-socio-diversità. La Chiesa si è fatta carne montando la sua tenda - il suo “tapiri” – in Amazzonia.[12] Si conferma così un cammino che è cominciato con il Concilio Vaticano II per tutta la Chiesa, ha trovato il suo riconoscimento nel Magistero latinoamericano a partire da Medellín (1968) e si è concretizzato per l’Amazzonia a Santarém (1972).[13] Da allora la Chiesa continua a cercare di inculturare la Buona Novella dinanzi alle sfide del territorio e dei suoi popoli in un dialogo interculturale. La diversità originale offerta dalla regione amazzonica - biologica, religiosa e culturale - evoca una nuova Pentecoste.

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