Koinonia Giugno 2019


Pentecoste prima, dopo e sempre

Dal libro dei Numeri 11,21-30

 

21 Mosè disse: «Questo popolo, in mezzo al quale mi trovo, conta seicentomila adulti e tu hai detto: “Io darò loro della carne e ne mangeranno per un mese intero!” 22 Scanneranno per loro greggi e armenti in modo che ne abbiano abbastanza? Raduneranno per loro tutto il pesce del mare in modo che ne abbiano abbastanza?» 23 Il SIGNORE rispose a Mosè: «La mano del SIGNORE è forse accorciata? Ora vedrai se la parola che ti ho detto si adempirà o no».

24 Mosè dunque uscì e riferì al popolo le parole del SIGNORE; radunò settanta fra gli anziani del popolo e li dispose intorno alla tenda. 25 Il SIGNORE scese nella nuvola e parlò a Mosè; prese dello Spirito che era su di lui, e lo mise sui settanta anziani; e appena lo Spirito si fu posato su di loro, profetizzarono, ma poi smisero.

26 Intanto, due uomini, l’uno chiamato Eldad e l’altro Medad, erano rimasti nell’accampamento, e lo Spirito si posò su di loro; erano fra i settanta, ma non erano usciti per andare alla tenda; e profetizzarono nel campo. 27 Un giovane corse a riferire la cosa a Mosè, e disse: «Eldad e Medad profetizzano nel campo». 28 Allora Giosuè, figlio di Nun, servo di Mosè fin dalla sua giovinezza, prese a dire: «Mosè, signor mio, non glielo permettere!» 29 Ma Mosè gli rispose: «Sei geloso per me? Oh, fossero pure tutti profeti nel popolo del SIGNORE, e volesse il SIGNORE mettere su di loro il suo Spirito!» 30 E Mosè si ritirò nell’accampamento, insieme con gli anziani d’Israele.

 

L’episodio narrato nel capitolo 11 del libro dei Numeri rimane particolarmente emblematico per la vita del Popolo di Dio nella storia: ci dice della ribellione contro Dio e contro Mosè, che a sua  volta sfida il suo Dio, che aveva promesso di venire incontro alle richieste di quella “gente raccogliticcia, che era tra il popolo”  dando carne da mangiare. La cosa infatti sembra impossibile a Mosè, come in seguito ai discepoli quando dicono a Gesù: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci!».

Il racconto dei settanta anziani non ha una connessione diretta con questi fatti, che però in qualche modo possono prefigurare il dono e la diffusione dello spirito dall’alto come partecipazione al carisma profetico di guida che era di Mosè. Il riconoscimento da parte di Mosè del carisma profetico di Eldad e di Medad, di fronte alle obiezioni di Giosuè, serve a proteggere l’indipendenza del ruolo profetico da coloro che vorrebbero sottometterlo a un controllo istituzionale.

Possiamo dire di essere davanti ad un’anticipazione della Pentecoste, mentre qualcosa del genere lo troviamo in un passo degli Atti degli Apostoli, quando Paolo ad Efeso chiede ai discepoli se avessero ricevuto lo Spirito Santo, sentendosi rispondere che essi non sapevano neanche che ci fosse lo Spirito Santo. E allora, “avendo Paolo imposto loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro ed essi parlavano in lingue e profetizzavano. Erano in tutto circa dodici uomini” (At 19,6-7).

È quella che potremmo chiamare la “pentecoste dei pagani” dopo quella dei Giudei, ed il riferimento ai “circa dodici uomini” ce lo conferma. Forse davvero siamo chiamati ad essere  il prolungamento della Pentecoste perenne di sempre: a vivere in stato di Pentecoste, portati dallo Spirito non si sa dove!

 

ABS

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