Koinonia Maggio 2019


L’amaca di Michele Serra

in “la Repubblica” del 12 maggio 2019

MOLTO PIÙ CORAGGIOSO

 

Anche chi non è al corrente della discussione, piuttosto postuma, sui Concili di Nicea e Calcedonia, può cogliere il senso dell’attacco di alcuni cattolici reazionari a questo Papa. Attacco politico ben prima che teologico: per questo è più corretto definirli reazionari, che è un termine politico, e non integralisti, che è un termine confessionale. A parte qualche bega formale sulla concessione dei sacramenti (di quelle beghe formali che sono la gioia dei formalisti), il succo della questione, chiarissimo anche a chi non fa parte della Chiesa di Roma, è se sia lecito oppure no riconoscere dignità e liceità anche alle altre religioni; oppure se il Papa, in quanto concessionario unico della Verità, debba limitarsi a combattere oppure ignorare ciò che vero non è, ovvero le altre verità, le altre narrazioni religiose, le altre culture. Questo punto, lo abbiamo capito tutti, è esattamente al centro dell’odierno dibattito sul mondo. La globalizzazione (con il suo carico di vitalità e di confusione) si deve affrontare con “simpatia”, come un passaggio traumatico ma fecondo (e inevitabile) a una nuova umanità molteplice, meno irrigidita nei concetti di Nazione e Religione, oppure la si deve combattere e respingere come un virus, come contaminazione impura di una identità invariabile, di una Verità indiscutibile? Non si sa chi vincerà. Ma si sa già in partenza che ci vuole molto più coraggio per ascoltare e imparare che per discettare ex cathedra. Molto più coraggioso il Papa, dunque rispetto ai suoi confutatori.

 

Michele Serra

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