Koinonia Marzo 2019


Giornata Mondiale di Preghiera (GMP) 2019

 

ECUMENISMO AL FEMMINILE

 

Anche quest’anno il primo venerdì di marzo le donne di 170 Paesi del mondo hanno organizzato e celebrato la Giornata Mondiale di Preghiera (GMP) con una liturgia preparata dalle sorelle cristiane della Slovenia. “Venire, tutto è pronto” recitava il titolo prendendo spunto dalla parabola lucana del banchetto. In Italia sono stati realizzati incontri, aperti a tutte e a tutti, dal Friuli alla Sicilia, tenendo come testo base la liturgia tradotta dal comitato nazionale della GMP a partecipazione avventista, battista, cattolica romana, luterana, metodista, salutista, valdese, interpretato a seconda delle diverse sensibilità. Nelle chiese e nelle sale delle comunità, con numero di partecipanti che andavano da qualche decina al centinaio – come nella chiesa luterana di Milano – sono state fornite informazioni storiche e geopolitiche sulla Slovenia, sono stati presentati i suoi simboli – tra i quali il garofano rosso –, si è ascoltata la Parola, pregato, cantato e gustato il dolce della tradizione slovena, la potica. La tradizionale colletta che si raccoglie in questa Giornata dedicata all’informazione, alla preghiera e alla condivisione era destinata a favore di un progetto in Slovenia di natura socio-sanitaria rivolto all’emancipazione di donne vittime di tratta.

La Giornata Mondiale di Preghiera ha una storia che ufficialmente risale al 1927 negli Stati Uniti ma la sua gestazione risale al secolo precedente nell’America del nord a opera di donne cristiane di confessione battista, metodista e presbiteriana impegnate nel movimento missionario evangelico. Riunite in società missionarie femminili, organizzavano riunioni di preghiera a favore delle missioni estere in India e in Cina e a quella interna tra gli indiani e operavano per la diffusione dell’evangelo e l’alfabetizzazione, la formazione e la cura di donne e bambini. L’opera di emancipazione veniva compiuta anche grazie ad iniziative di fund raising che dal 1860 sostennero l’invio di missionarie all’estero. Queste pioniere contribuirono anche allo sviluppo del movimento ecumenico moderno. Nel 1910, che segna le cinquanta primavere della prima società missionaria femminile, più di duecento donne parteciparono alla Conferenza missionaria mondiale di Edimburgo: alcune come delegate con diritto di voto, altre come ospiti presenti a proprie spese. Due furono elette nella Commissione di continuazione, ma a Edimburgo fu decisa anche l’integrazione delle società missionarie femminili nelle strutture a dirigenza maschile: un passo indietro che suscitò molte proteste. Dopo la prima guerra mondiale le donne espressero vivamente l’anelito alla pace e il desiderio di cooperazione e nel 1927 celebrarono la prima Giornata mondiale di preghiera. Al termine del Concilio Vaticano II le donne romano-cattoliche seguirono in questa iniziativa le sorelle evangeliche entrando anche nel Comitato internazionale della GMP. Negli Stati Uniti le cattoliche erano entrate ancora prima, in Germania e in Svizzera agli inizi del Concilio. Nel 1969 l’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche spostò la data della propria convocazione annuale da marzo a maggio per incoraggiare le donne cattoliche a partecipare alla GMP il primo venerdì di marzo. La lunga e appassionata storia della Giornata Mondiale di Preghiera è stata ricostruita dalla teologa tedesca Helga Hiller nel libro “Okumene der Frauen” - L’ecumenismo delle donne - fruibile in italiano grazie alla Rete delle donne luterane in Italia (info: renate.zwick.rubino@gmail.com; salomongisela1@gmail.com). 

 

Laura Caffagnini

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