Koinonia Dicembre 2018


Messaggio di Massimo Toschi

 

NATALE DEL  SIGNORE 2018

 

Alcuni segni in questo tempo di attesa e di perseveranza, segni che preparano al martirio del Signore e alla testimonianza  dei discepoli, che sono confessati dal sangue versato di Gesù’.

 

Dalla Sicilia a Tibhirine, il segno di colui ”che è il testimone fedele” indica la via del vangelo, della perseveranza fino alla morte, che già a Betlemme si rende visibile e si fa manifesto nel cuore delle vittime e dei feriti.

Dio si incarna nei luoghi delle vittime, là dove la lampada del vangelo si fa luminosa nella notte del mondo. Come dice frère Christian, “il verbo si è fatto fratello”.

 

Dio fratello del più piccolo, della sua debolezza, della sua impotenza. Ecco le parole di Betlemme, le parole che toccano il cuore di Maria, di Giuseppe, dei pastori e infine degli angeli.

I luoghi sono lo spazio e il segno di Dio, dove i poveri diventano gli amici di Dio.

 

Ecco le parole:

l’ascolto

la pace,

la gioia,

la povertà

 

Ecco i luoghi:

Betlemme,

la grotta

il cielo

l’albergo (o il caravanserraglio).

 

Tutto richiama alla piccolezza di Dio e alla sua tenerezza. Papa Francesco parla - nella nostra vita, nei nostri cuori, nelle nostre povere storie, spesso ferite e sempre amate - della “rivoluzione della tenerezza”. Ecco la conversione, che si compie nella ferialità dei giorni, per la forza disarmata nella perseveranza di Gesù.

Il natale del Signore vive nei nostri cuori in forza di questa perseveranza.,

 

Massimo

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