Koinonia Dicembre 2018


Vicofaro Story

 

Ecco un’altra storia italiana, questa successa a Vicofaro di Pistoia.

L’ultimo incontro di Koinonia , il 25 Novembre, è stato proprio con  Don Massimo Biancalani parroco di Vicofaro che, forse suo malgrado, in questi ultimi tempi ha avuto molti “onori di cronaca”.

Da alcuni anni, infatti, nella parrocchia di Vicofaro viene svolta una intensa attività di accoglienza per i migranti e i rifugiati, provenienti in gran parte dall’Africa e dal Medio Oriente, grazie a parrocchiani e medici volontari, chiedendo aiuti, arrangiando tutti gli spazi disponibili… ma anche cercando di offrire momenti di vita “normale” ai tanti ospiti accolti. Momenti come la famosa giornata in piscina che ha avuto tanta – e maligna - risonanza sui media.

Una risonanza tale che, poco dopo l’insediamento di Salvini a Ministro degli Interni, ha fatto piovere a Vicofaro la “società civile” sotto forma di un bel pattuglione dimostrativo composto da Vigili Urbani, Polizia, Vigili del Fuoco, Ispettori ASL, medici, per vedere cosa succedeva, per controllare.

Certo, non tutto poteva essere a posto nella parrocchia, terra di volontari operosi ma onesti, e così l’iniziativa è stata interrotta e gli ospiti immediatamente dispersi.

Chi è a conoscenza delle cose italiane sa bene che per mettere insieme tanti operatori e tante istituzioni che agiscano insieme e nello stesso giorno, ci vuole proprio tanta volontà politica e tanta burocrazia, se non prona certo disponibile  - e anche partecipe - nei tempi e nelle funzioni.

Solo a questo punto si è mossa la Regione –che forse non se ne era accorta prima- cercando di trovare un tetto a tutti i ragazzi buttati sulla strada e tamponando così la situazione.

C’è stata anche una lettera del Vescovo – dopo - rivolta alla politica e alla città.

Don Biancalani ha ricordato che sulla questione degli immigrati e dei rifugiati tutti parlano, spesso a sproposito, non conoscendo i dati reali e facendosi fuorviare dalle sensazioni percepite.

I rifugiati in tutta Italia sono poco più di 100 mila, tutti, o quasi tutti, con storie terribili alle spalle; certo, in qualche caso avranno agito male o si sono ribellati… ma noi cosa avremmo fatto, costretti in mille modi, trattati male, in viaggio con la morte?

L’esposizione del parroco ha suscitato alcune divergenze di opinione e durante la riunione ci sono stati anche momenti di discussione accesa, forse per qualche equivoco non chiarito.

Certo concordiamo con Don Biancalani che ha ripetuto, ancora una volta, come molti parlino e basta mentre bisognerebbe parlare e fare.

 

Renato Scianò

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