Koinonia Maggio 2018


PERCHÉ IL 25 APRILE È PATRIMONIO COLLETTIVO

 

... Ora non ci vuol molto sforzo per avere presente che ancora in questi giorni l’appello alla “democrazia” continua a essere uno dei motori del dibattito politico. Si possono naturalmente avere dei dubbi sul fatto che con questo proprio tutti abbiano compiuta consapevolezza della complessità di questo richiamo, ma resta il fatto che tutti rinviano, in maniera più o meno appropriata, alla “sovranità popolare”. Converrebbe ricordare che il concetto era stato bandito dai fascismi che sopra il popolo mettevano quella entità piuttosto impalpabile e ingombrante che si voleva fosse “lo stato”.

Ecco perché la ricorrenza del 25 aprile deve continuare a essere un patrimonio del popolo italiano, senza distinzioni di parte, invero spesso stupefacenti se pensiamo che tutte le forze che fecero quella “resistenza” hanno cessato di esistere come tali. È il nostro orgoglio di nazione capace di esprimere forze che hanno saputo decidere per un confronto aperto e positivo con le grandi scadenze storiche a imporcelo. Immiserire tutto in una confusa contesa su chi ha diritto a vestire i panni dell’erede, con l’inevitabile corollario di negare a essi significato e valore se non si riesce a essere della partita, significherebbe davvero tradire la nostra storia.

 

Paolo Pombeni

in “Il Sole 24 Ore” del 25 aprile 2018

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