Koinonia Aprile 2018


Nel segno di F. Guccini

 

Dio è morto

 

Ho visto la gente della mia età

andare via
lungo le strade che non portano
mai a niente
cercare il sogno che conduce

alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già
lungo le notti che dal vino son bagnate
dentro alle stanze da pastiglie trasformate
lungo le nuvole di fumo
di un mondo fatto di città
essere contro ed ingoiare
la vostra stanca civiltà
È un dio che è morto
ai bordi delle strade, Dio è morto
nelle auto prese a rate, Dio è morto
nei miti dell’estate, Dio è morto
Mi han detto che questa mia generazione
ormai non crede
in ciò che spesso
ha mascherato con la fede
dei miti eterni della patria e dell’eroe
perché e venuto ormai
il momento di negare
tutto ciò che è falsità
le fedi fatte di abitudini e paure
una politica che è solo far carriera
perbenismo interessato
la dignità fatta di vuoto, l’ipocrisia
di che sta sempre con la ragione
e mai col torto
È un dio che è morto
nei campi di sterminio, Dio è morto
coi miti della razza, Dio è morto
con gli odi di partito, Dio è morto
Ma penso
che questa mia generazione è preparata a un mondo nuovo
e ad una speranza appena nata
ad un futuro che ha già in mano
una rivolta senza armi
perché noi tutti ormai sappiamo
che se Dio muore
per tre giorni poi risorge
In ciò che noi crediamo, Dio è risorto
In ciò che noi vogliamo, Dio è risorto
Nel mondo che faremo, Dio è risorto
Dio è risorto, Dio è risorto,

Dio è risorto,
Dio è risorto.

 

Francesco Guccini

(1967)

 

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