Koinonia Marzo 2018


Confrontarsi col Bassetti-pensiero

 

“Rimettere l’Italia al centro dei nostri pensieri:

con passione, idee e solidarietà”

 

Esattamente con queste parole si chiude una intervista di Paolo Rodari al Card.Gualtiero Bassetti (la Repubblica 30 luglio 2017), che ho avuto modo di leggere soltanto in questi giorni. L’intervista è presentata con questo  titolo: “La Chiesa non è un partito ma oggi i cattolici  chiedono di contare di più in politica”.

Ma la sua attualità, prima d’essere di ordine politico  in tempo di elezioni, investe  la nostra situazione ecclesiale, in quanto pronostica un posizionamento nuovo della Chiesa nei confronti del Paese. Se non altro lo pone a tema come motivo di ricerca: l’Italia  che diventa spazio di nuovo discernimento pastorale al di là di stereotipi di cristianità, di cattolicità, di laicità, di secolarizzazione, che sembrano aver trovato un loro assetto ed equilibrio in una pacifica divisione di spazi culturali, sociali e politici che non sembra fare problema. E questo perché il problema non è riconosciuto e posto come tale ma accettato come semplice dato di fatto a cui si cerca di ovviare per vie di fatto.

Non esiste una “Pastorale-Paese”, ma continuiamo ad andare avanti nel presupposto di una “cristianità” ridotta e con soluzioni pastorali affette da entropia. Se la casa brucia, basta mettersi al sicuro in qualche angolino, al resto ci pensi chi vuole! Ma è proprio quello che vogliamo: pensare alla casa che brucia, pur senza ruoli ufficiali e senza mezzi, ma in piena disponibilità personale. Sappiamo perfettamente che è un lavoro in perdita di volontariato superfluo rispetto al sistema e a realizzazioni di facciata.

Naturalmente potremmo proporci anche una lettura critica della stessa intervista, che dopo aperture di prospettive e di urgenze rimane necessariamente nel guado della prassi vigente, ma quello che ci sembra importante è gettare un ponte tra le indicazioni che vengono dall’alto e una base teleguidata e telecomandata, i cui comportamenti sono per lo più indotti. Non conta nulla, agli effetti di una auspicata  “riconversione pastorale”,  l’affermazione secondo cui “La prima missione dei cristiani consiste nell’annuncio del Vangelo nella sua radicale e rivoluzionaria semplicità”?

 

ABS

 

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