Koinonia Giugno 2017


JAN HUS RIFORMATORE BOEMO

 

Il teologo Jan Hus nacque verso il 1370 in una località della Boemia meridionale, da una famiglia povera di contadini, frequentò le scuole a Prachatice, in seguito venne mandato all’Università Carolina di Praga e qui ebbe come insegnante Mattia Janov quindi nel 1396 divenne maestro della arti, nel 1398 assistente dell’insegnamento teologico, nel 1400 fu consacrato prete predicatore e nel 1401 fu eletto decano della facoltà delle arti e da quel momento entrò nel vivo delle lotte teologiche e politiche seguendo l’insegnamento del francescano inglese John Wyclif eleggendolo a sua guida. Quando i docenti tedeschi, alleati dell’alto clero e dell’aristocrazia ottennero la condanna degli scritti del francescano inglese Jan Hus promosse la contestazione studentesca.

Nel 1482 ottenne un suo pulpito dal quale iniziò una campagna di evangelizzazione in lingua ceca con lo scopo di suscitare un dibattito fra i semplici credenti che lo seguivano. Tra il 1408 e il 1409 le elezioni universitarie furono vinte dai boemi ed i tedeschi emigrarono a Lipsia. Negli anni 1411-1412 ebbe inizio la vendita delle Indulgenze per raccogliere denaro ed Hus che predicava il rinnovamento si adoperò per la riforma della chiesa e suscitò una protesta che coinvolse gli studenti ed il popolo, l’università si trovò nel mezzo alla diatriba tra riformisti e conservatori. Questi ultimi accusavano Hus di eresia wycliffiana, già il papa Giovanni XXIII aveva condannato gli scritti di Wyclif e scomunicato Hus. Anche la facoltà teologica praghese rifiutò fermamente l’insegnamento di Hus il quale lasciò la città passando di villaggio in villaggio dedicandosi a predicare al popolo, a scrivere testi di insegnamento e di edificazione in lingua ceca, fu proprio in questo periodo di esilio che scrisse la sua più importante opera De Ecclesia. Il popolo boemo, deluso dal papato per le lotte interne, sempre più numeroso rifiutava la chiesa seguendo Jan Hus desideroso di creare una comunità rinnovata e fedele al Vangelo. Ma i nemici e i detrattori del nostro teologo aumentavano, nel 1414 fu indetto un Concilio della chiesa d’Occidente per il I novembre 1414 con il proposito di chiudere lo scisma, condannare la teologia di Wyclif e riformare la chiesa, Hus fu convocato a Costanza e giunto in questa città fu arrestato, incarcerato e interrogato, ma il notaio corrotto trascrisse le sue risposte artatamente falsificate. Il 4 maggio 1415 furono condannate le 45 tesi tratte dagli scritti di Wyclif ed il 6 luglio i padri conciliari mandarono al rogo Hus.

Secondo il teologo Amedeo Molnar la vita e le opere di Jan Hus sono strettamente connesse alle aspirazioni del popolo boemo e il suo dramma scaturisce proprio dal dialogo con i suoi ascoltatori cioè il popolo che riconosceva in lui l’unità di idea ed azione, di fede ed opere, per questo le masse lo elessero a loro rappresentante e maestro continuando anche dopo la morte ad associare il suo nome alla loro lotta per l’affermazione della verità.

 

Sara Rivedi Pasqui

 

 

Da Spiegazione della Confessione di fede, 1412

 

Perciò, fedele cristiano, cerca la verità, ascolta la verità, apprendi la verità, dì la verità, attienti alla verità, difendi la verità fino alla morte, poiché la verità ti farà libero dal peccato, dal demonio, dalla morte dell’anima ed in ultimo dalla morte eterna che significa eterna separazione dalla grazia di Dio e da ogni gioia benedetta, di quella gioia cui partecipa chiunque crede in Dio ed in Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.


Jan Hus

.