Koinonia Giugno 2017


Da “Esperienze pastorali” di don Lorenzo Milani

 

LETTERA DALL’OLTRETOMBA

(Riservata e segretissima ai missionari cinesi)

 

Cari e venerati fratelli,

voi certo non vi saprete capacitare come prima di cadere noi non abbiamo messa la scure alla radice dell’ingiustizia sociale. È stato l’amore dell’”ordine” che ci ha accecato. Sulla soglia del disordine estremo mandiamo a voi quest’ultima nostra debole scusa supplicandovi di credere nella nostra inverosimile buona fede. (Ma se non avete come noi provato a succhiare col latte errori secolari non ci potrete capire).

Non abbiamo odiato i poveri come la storia dirà di noi. Abbiamo solo dormito. È nel dormiveglia che abbiamo fornicato col liberalismo di De Gasperi, coi congressi eucaristici di Franco. Ci pareva che la loro prudenza ci potesse salvare. Vedete dunque che c’è mancata la piena avvertenza e la deliberata volontà. Quando ci siamo svegliati era troppo tardi. I poveri erano già partiti senza di noi. Invano avremmo bussato alla porta della sala del convito.

Insegnando ai piccoli catecumeni bianchi la storia del lontano duemila non parlate loro dunque del nostro martirio. Dite loro solo che siamo morti e che ne ringrazino Dio.

Troppe estranee cause con quella del Cristo abbiamo mescolato. Essere uccisi dai poveri non è un glorioso martirio. Saprà il Cristo rimediare alla nostra inettitudine. È Lui che ha posto nel cuore dei poveri la sete della Giustizia.

Lui dunque dovranno ben ritrovare insieme con Lei quando avranno distrutto i Suoi templi, sbugiardati i Suoi assonnati sacerdoti . A voi missionari cinesi figlioli dei martiri il nostro augurio affettuoso.

 

Un povero sacerdote bianco

della fine del II millennio

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