Koinonia Marzo 2017


LA LOTTA PER LA TERRA IN AMERICA LATINA

 

La situazione

Il problema della terra in Brasile è storico. Ha le sue radici nella colonizzazione. L’imperatore dava immensi territori ai coloni. Ancora oggi, nello Stato di Para, in Amazzonia, ci sono proprietà di un milione di ettari. E la cosa sembra quasi normale. La terra ha una grande forza simbolica: è l’origine e il simbolo della inaudita disuguaglianza del Brasile. Si stima che il 2% dei grandi proprietari possieda il 50% delle terre coltivabili. Questo problema è sempre stato dirompente nella storia del paese. Nel 1964, le leghe contadine hanno rivendicato il possesso della terra, cosa che ha portato, come reazione, a una “rivoluzione nazionale”, in altre parole un colpo di Stato militare: i militari hanno preso il potere e l’hanno mantenuto fino al 1985 per difendere la grande proprietà.

La riforma agraria, sempre rivendicata, promessa ed osteggiata,  non è mai stata realizzata, e la concentrazione delle terre è sempre più forte.

 

La Commissione Pastorale della Terra - CPT

Io lavoro, nello Stato del Para, come avvocato presso la CPT, la commissione che ha come missione, di essere al servizio dei lavoratori agricoli e dei piccoli contadini per la difesa dei loro diritti alla terra, all’acqua, alla dignità e alla vita, in quanto cittadini brasiliani e figli di Dio. È stata creata nel 1975 da quattro vescovi che hanno ascoltato “il grido del loro popolo”, il grido delle vittime delle violenze e dei massacri commessi dai fazendeiros, dai loro scagnozzi e dalla polizia al loro soldo, per appropriarsi con la forza delle terre già occupate. Qualche anno più tardi, la Conferenza Nazionale dei Vescovi brasiliani – CNBB – ha riconosciuto ufficialmente la Pastorale della Terra.

 

Obiettivi della CPT

Creando la CPT, i vescovi hanno inteso creare una pastorale legata alla Chiesa, ma libera da altri impegni, per dedicarsi completamente ai poveri del mondo contadino. Sacerdoti, religiose e laici si sono dedicati  e tuttora si dedicano a questo, consacrando la loro vita a questa missione, facendosi vicini a quei poveri, ai loro problemi, alle loro sofferenze, alle loro lotte, denunciando le violenze, gli assassinii, i casi di lavoro schiavizzato. Essi accompagnano le comunità anche nei loro cammini di Fede, rispettando le loro culture, le loro tradizioni religiose e popolari, celebrando nella Fede le loro feste, ma anche le tragedie che vivono.

La CPT lotta anche contro l’impunità che resta un problema fondamentale in Brasile e specialmente nello Stato di Para. Ho personalmente seguito tre processi penali che, dopo vari anni, si sono conclusi con la condanna di tre fazendeiros. Ebbene, nessuno di loro ha scontato la pena.

 

Agricoltura familiare

La Pastorale della terra difende un modello di agricoltura familiare di sopravvivenza, stabile e diversificata per il consumo interno che si oppone al modello della monocultura, da esportazione, bestiame, legno, soia, canna da zucchero, modello che frutta miliardi di dollari allo Stato, ma che saccheggia la terra. Il modello di agricoltura familiare delle piccole proprietà corrisponde alla porzione adeguata di terreno che gode infinitamente meno dell’aiuto finanziario dello Stato, rispetto all’agro-business, ma è su questa linea che lavora la CPT.

 

Difesa della vita e del Creato

Il nostro impegno cristiano per la Terra, dono di Dio è un impegno per la vita e la dignità dei lavoratori agricoli, spossessati, emarginati  e resi schiavi perché il diritto alla vita non riguarda solo il problema dell’aborto. È il diritto a una vita dignitosa, il diritto di poter vivere del proprio lavoro e di nutrire i propri figlie e la famiglia. Per noi della CPT è una lotta per il rispetto e la salvaguardia della natura, sorgente di vita, e perché questa terra non muoia a causa della deforestazione.

 

Esigenza evangelica

Stare dalla parte dei più poveri è un’esigenza evangelica che la Chiesa dell’America latina, nelle sue grande Conferenze continentali di Medellin, Puebla e Aparecida, ha continuamente ricordato ed affermato.  “Ciò che è follia agli occhi degli uomini è saggezza agli occhi di Dio”. Queste parole del Nuovo Testamento ispirano e rafforzano la nostra determinazione. “La nostra lotta per la terra, per l’acqua e per la vita dei poveri è forse una goccia d’acqua, ma anche un piccolo seme che si nasconde nella terra, ma che un giorno porterà i suoi frutti. D’altronde ne ha già prodotti”. “Ciò che nel mondo è debole, Dio l’ha scelto per confondere i forti”.

 

Henri Burin de Roziers

Giugno 2011

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