Koinonia Marzo 2017


A dieci anni dalla morte di Giuseppe Barbaglio

 

Quella visita mancata

 

Il 28 di marzo ricorre il 10° anniversario della morte di Giuseppe Barbaglio. Per noi è una data indimenticabile, per il semplice motivo che Giuseppe sarebbe dovuto tornare da noi, il 21 di marzo, una settimana prima. Aveva accettato il nostro desiderio di riascoltarlo in tutta la sua chiarezza e pacatezza, nonostante che il male glielo rendesse difficile. Poi è stata la morte ad impedirglielo, per ritrovarlo però vivente nel ricordo orante alle esequie a S.Gregorio al Celio, un vero rendimento di grazie nella fraternità.

 

Ma il motivo del nostro ricordo  è soprattutto  il fatto che egli ha continuato ad essere  presente tra noi col suo prezioso insegnamento: non era uno studioso chiuso  nel suo mondo, ma il suo radicamento biblico di  esegeta  appassionato lo portava ad essere partecipe agli eventi ed ai problemi  della chiesa post-conciliare impegnata a rinnovare la sua presenza nel mondo, e sappiamo tutti con quale difficoltà e lentezza.

 

Pensiamo che il modo migliore di ricordare Giuseppe Barbaglio sia riconoscere che è stato un dono per il Popolo di Dio e continuare  a leggerlo e studiarlo per dare una  giusta dimensione biblica al nostro impegno e perché continui ad essere nostro compagno di strada. Così come ora ci lasciamo guidare alla Pasqua dal suo articolo “Gesù risuscitato, prìmula di partecipata risurrezione” riportato di seguito, mentre rileggiamo una sua elaborazione delle Beatitudini  dai vangeli secondo Matteo e secondo Luca:

 

Gesù salì sul monte e prese a parlare:

 

Mi congratulo con voi poveri:

per voi sarà il potere liberante di Dio.

Mi congratulo con voi afflitti:

Dio vi consolerà.

Mi congratulo con voi non violenti:

Dio vi darà la terra promessa.

Mi congratulo con voi misericordiosi:

Dio avrà misericordia di voi.

Mi congratulo con voi dal cuore puro:

vedrete il volto di Dio.

Mi congratulo con voi facitori di pace:

Dio vi dichiarerà suoi figli.

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