Koinonia Gennaio 2017


AVVICINATEVI ALLA BELLEZZA

PISTOIA CAPITALE RACCONTATA DA NATURART

 

Pistoia, città scontrosa, spesso nell’ombra, solo apparentemente silenziosa, sicuramente non completamente abituata all`idea di diventare un centro turistico, ha ottenuto questo riconoscimento grazie alla sua storia e al suo presente. La storia è quella di un luogo che ha un notevole patrimonio culturale, lasciato nei secoli da chi ci ha preceduto, fatto di chiese e monumenti, di edifici e di opere d’arte. Alcune impareggiabili, vero e proprio motivo di orgoglio per i pistoiesi e oggetto di ammirazione per coloro che vengono da fuori: basterebbe pensare alla Piazza del Duomo, al Fregio dell’Ospedale del Ceppo, al Pulpito di Giovanni Pisano in Sant’Andrea, alla fiancata di San Giovanni Fuorcivitas, alla cupola della Basilica della Madonna e - per fare un esempio novecentesco - alle sculture di Marino Marini. Il presente (che non vuol dire semplicemente l’oggi: ma gli ultimi anni, a partire dallo scorcio finale del secolo precedente) è quello di una realtà che ha sempre più creduto nelle sue potenzialità, che ha cercato di valorizzare il proprio patrimonio, che ha investito sul recupero e sulla realizzazione di nuovi spazi per la cultura, andando, spesso, controcorrente. In questo senso hanno rappresentato un momento di svolta la riapertura del Teatro Bolognini e la realizzazione della biblioteca San Giorgio.

 

Pistoia è una città da avvicinare con lentezza, scoprendola a poco a poco. Ci sono, certamente, emergenze architettoniche e artistiche immediatamente percepibili; ma è anche ciò che resta maggiormente nascosto, talvolta non ancora adeguatamente valorizzato, in certi casi addirittura chiuso al pubblico, che contribuisce a farne una città della cultura. Non sono molti coloro che frequentano la Fortezza medicea di Santa Barbara, per esempio: ma quello - per chi superi il ponte di ingresso e si avventuri nei camminamenti - resta uno spazio magico. È caratterizzata, questa città, da una tradizionale attenzione degli enti pubblici verso la cultura, nel senso più ampio del termine, da uno sforzo costante di fondazioni bancarie che hanno investito e continuano ad investire sul territorio (nel recupero di edifici, nei restauri, nella realizzazione di importanti manifestazioni), da una vivace attività promossa dalle numerose associazioni e da iniziative private di notevole livello. È nato grazie a un privato, ad esempio, uno dei più importanti centri di arte ambientale che si trovino al mondo: la Collezione di Celle; ma grazie ad un privato è sorto anche uno spazio teatrale come “Il Funaro”, che si è imposto in città e fuori per la sua programmazione e la sua sperimentalità, affiancandosi al Teatro Manzoni e alle iniziative finanziate dal pubblico in questo settore. 

 

Anche noi, che della rivista ci occupiamo giorno dopo giorno, abbiano colto l’occasione del riconoscimento che ha proiettato alla ribalta la nascosta Pistoia per gettare uno sguardo indietro, per fare un bilancio delle cose fatte e per provare a lanciare nuo\ iniziative. Guardando indietro, risfogliando i numeri usciti, ci siamo trovati tra le mani - grazie al lavoro di molte persone - un periodico che ha sempre considerato Pistoia una Capitale culturale, da raccontare e da far conoscere, attraverso articoli e fotografie generalmente scattate da Nicolò Begliomini, capace di cogliere - con sensibilità e autentico spirito artistico - l’anima di persone e luoghi. Girandoci verso il futuro, abbiamo pensato di realizzare questo volume, raccogliendo in quattro parti (rispettivamente dedicate a Piazza del Duomo, al Centro storico, ai Luoghi, mesi e volti della cultura e ai Dintorni) alcuni testi apparsi su NATURART cucendo insieme queste tessere con delle introduzioni che aprono ciascuna sezione e che tentano di proporre un quadro più con pleto, anche se non esaustivo.

 

Ogni libro, quando nasce, si rivolge ad un pubblico particolare. Questo volume è pensato soprattutto per coloro che, nel 2017 e negli anni successivi, verranno a scoprire Pistoia e che probabilmente, andandosene, avranno voglia di portarsi via un frammento di città. Questo libro, però, spera di poter svolgere anche la funzione di biglietto da visita. Lo immaginiamo infatti come un omaggio che i pistoiesi potranno fare ad amici vicini e lontani: per rivedere con loro opere e monumenti conosciuti ma che oggi acquistano nuova luce sotto i fari della ribalta; e per far ammirare questo patrimonio a chi vive in altri luoghi, invogliandoli a conoscere questa parte di Toscana.

 

Giovanni Capecchi

Direttore editoriale di NATURART

Dalla Presentazione al  volume Avvicinatevi alla bellezza.

Pistoia capitale raccontata da Naturart

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