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Il pellegrinaggio di Papa Francesco sulla tomba di don Milani - dopo essere stato presso quella di don Mazzolari - ha un significato unico, e Barbiana ha un valore simbolico che lo riassume e si propone come il monumento alle periferie ignote, a cominciare dalla "Galilea delle genti" da cui è partito lo stesso Gesù e da cui ha voluto ripartissero i discepoli. Il messaggio che viene da Barbiana è anche questo: se la marginalità è spesso frutto di emarginazione, questa può diventare anche una scelta e una risorsa.
Ripensiamo a Pipetta: fermarsi alla cancellata del parco dopo aver installato la casa dei poveri nella reggia del ricco, e tornare ad occupare la sua casuccia piovosa e puzzolente e a pregare per lui davanti al Signore crocifisso! Ecco la difficile consegna di don Milani, da prendere in blocco e non solo a pezzi. Il pellegrinaggio del Papa non deve significare una riabilitazione e glorificazione del prete di Barbiana, quanto piuttosto una ritrovata volontà della chiesa tutta di dimorare fuori del palazzo e rimanere dalla parte del povero Lazzaro.
Questo vuol dire che non basta cogliere i tanti frutti dalla pianta di Barbiana, se al tempo stesso non gettiamo il seme della Parola di Dio in terreni sperduti e incolti e non affondiamo le nostre radici nella fede del Signore crocifisso. Don Milani ci dimostra anche che se la fede va vissuta in modo laico, la laicità è tutt'altro che esclusiva del credere! Ci insegna come il Vangelo si innesta nella Costituzione e come la Costituzione si innerva di Vangelo!
Questa radicalità, laica ed evangelica insieme, va tenuta ben presente quando formalmente si vuol parlare di sinodalità come stile di chiesa: vuol dire che questa deve nascere materialmente dal basso, inteso non come base costituita rispetto ai vertici, ma come accesso al Popolo di Dio di quanti sono non-Popolo: “Voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia” (1Pt 2,10). E se di riforma o di cambiamento d’epoca c'è bisogno di continuare a parlare, è semplicemente perché questo passaggio dall'essere non-popolo a diventare Popolo di Dio è il filo conduttore della storia della salvezza. tta

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