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UN LAICO CRISTIANO: GIORGIO LA PIRA

di Piero Antonio Carnemolla


Polistampa - I libri della Badia, 2021, pp. 296, € 18,00



Per quanto sia una raccolta di saggi su momenti ed aspetti diversi della vita di Giorgio La Pira, il libro trova la sua unità proprio nel far emergere il filo conduttore di un’esistenza abitata e dominata dalla grazia: quando si parla del suo ambiente familiare da cui sembra quasi uscire per una missione non dichiarata ma compiuta, in seguito ad una esperienza di vera e propria “conversione” in senso paolino; quando si rievoca l’amicizia profonda con Salvatore Quasimodo, mai rinnegata ma nella sincera distinzione di vie diverse; quando soprattutto si ricorda come La Pira capta il messaggio della lettera pastorale del card. Suhard di Parigi e se ne fa portavoce critico in Italia: qualcosa che segnerà il suo cammino e che forse non era stato studiato come in questo caso; quando si dà rilievo al suo pensiero mariologico prima ancora che alla sua devozione per Maria, vissuta in totale realismo teologico e storico; quando si ripercorre l’itinerario missionario della Regalità di Cristo con Ezio Franceschini; quando sorprendentemente si dà rilievo alla genuina laicità di Giorgio La Pira attraverso le tante lettere scritte ai Monasteri; quando si delinea la teologia della città, matrice ed orizzonte della sua azione politica.
Un ultimo aspetto considerato è presentato da queste parole di Giorgio La Pira in una lettera molto franca al Card.Ottaviani: “Dire la verità è segno di autentica amicizia”. È un interessante capitolo che documenta l’ostilità spinta fino al disprezzo verso questo uomo libero, ma che lascia capire in quale modo egli difendesse non se stesso ma la sua missione, non il suo ruolo ma la sua vocazione. Carnemolla apre il capitolo con queste parole, che possono valere in linea generale: ”Se si vuol parlare di La Pira è bene che si faccia con discrezione e discernimento”. Ed è bene che lo si faccia, per cogliere l’opera della Grazia e dello Spirito in questo testimone, che certamente ha precorso il Vaticano II nella sua sostanza anche se non nelle forme. Questo per dire quanto sarebbe importante tornare ad un La Pira meno volgarizzato, per ritrovare anche noi il Concilio nella sua sostanza!
A rendere prezioso questo libro è anche la “Bibliografia fondamentale di e su G.La Pira (1978-2020)”, che fa di Piero Antonio Carnemolla il custode e dispensatore di una memoria che ha ancora nuovi frutti da portare.

Alberto B. Simoni



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