Koinonia Aprile 2022


Gli editoriali di Domenico Gallo raccolti in un libro

 

“IL MONDO CHE VERRA’”

(Delta 3 Edizioni, 2022, pp.291, € 18,00)

 

Tutti noi abbiamo avuto modo di apprezzare e di gradire il contributo di analisi, di conoscenza e di riflessione di Domenico Gallo: per la sua lucidità, pacatezza, concretezza di documentazione al tempo stesso in cui esprime una forte carica ideale. La cronaca si fa storia ed episodi di umanità diventano afflato e prospettive etiche. Così come è sorprendente la sua capacità di trarre ispirazione da tutte le fonti culturali a disposizione, per offrire una visione unitaria delle situazioni nazionali, regionali e mondiali: letteratura, cinema, cantautori, non esclusi bibbia e vangelo. Senza dubbio una bussola per guardare con occhio più attento a quanto ci accade attorno e per scrutare e interpretare i segni dei tempi.

Motivo e occasione per assicurargli la nostra condivisione e per dirgli grazie ce la offre Domenico stesso, con la raccolta in un libro – “Il mondo che verrà” (Delta 3 Edizioni) - di una selezione dei suoi interventi che appaiono sul Corriere dell’Irpinia come editoriali del venerdì. Anche chi avesse letto uno per uno questi testi non si pentirebbe di rileggerli e meditarli nel loro insieme, come corpus unico, perché quanto era nello sfondo in una prima lettura viene in primo piano e rivela non solo la qualità comunicativa, ma la tensione “politica” che li anima, nel senso più alto e più profondo della parola. 

Se qualcuno avesse visitato o volesse visitare il sito domenicogallo.it, troverebbe scritto come intento e come programma queste semplici parole:  “Ricostruire il senso della politica per ricostruire il senso della vita”. È esattamente quello che viene fatto anche attraverso questo libro, che attraverso la crudezza dei fatti e il dramma degli eventi porta a guardare “il mondo che verrà” e a sfidare il futuro, come quando ci parla di due fratelli che si ritrovano insieme in acqua in uno dei tanti naufragi, e il maggiore  passa al fratello uno dei pochissimi salvagenti, glielo allaccia e lo esorta a resistere :”Devi salvarti tu che hai un sogno” (p.245).

Per dire che all’origine di tutti i messaggi che Domenico Gallo ci comunica c’è il suo sogno di un mondo più giusto, più fraterno che sappia costruire la pace. Sì, forse è proprio questo il segreto che il libro rivela: un operatore di pace senza facili utopismi e fughe in avanti, ma anche senza cedimenti e arretramenti. Al ringraziamento e alla condivisione unanime per Domenico, viene spontaneo rinnovare questo impegno comune, secondo quanto suggerisce la lettera di Giacomo 3,18: “Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace”.

Un’ultima annotazione: chi leggesse questo libro, a pagina 214 avrebbe la sorpresa di trovarsi davanti ad un discorso che ci riporta alle radici di quanto sta avvenendo in questi nostri giorni. È l’editoriale del 16 aprile 2021 “Afghanistan: finire una guerra per iniziarne un’altra?”, in cui si dice che la decisione del ritiro delle truppe NATO dall’Afghanistan annuncia sì la fine ingloriosa  di una guerra durata vent’anni, ma non per questo si rasserena la scena internazionale, perché altre nubi sono all’orizzonte. E non a caso si evoca l’Ucraina!

 

Alberto B.Simoni

.