Koinonia Aprile 2022


UN ANNO SENZA PIERANGELO

 

Intanto è già sbagliato il titolo.

Non si può definire un’assenza. È vero, da un anno ormai non è più presente la sua persona, ma posso dire che non è passato un giorno in cui almeno per pochi attimi il pensiero non è corso a lui. Insomma il cercarsi, il sentirsi, il percepire la sua presenza è qualcosa di più intenso oggi di allora. Per parlarsi non c’è bisogno del cellulare. Qualche risposta è vero che manca, vorrei avere il conforto della sua opinione sui miei dubbi, sulle mie scelte, sulla musica che suono.

Ma questo non sempre è possibile, il silenzio è comunque compensato dalla costanza del suo esserci in qualche forma. Non condizionato da orari, impegni, rapporti vari, come accadeva, inevitabilmente, prima.

Mi piace ricordarlo a chi gli ha voluto bene e a chi non lo ha conosciuto, con una sua poesia del 2017, che oggi appare, a mio avviso, in tutto il suo valore profetico.

 

Resurrezione

 

Sapevo

Doveva salire

Rivelarsi

Illuminare tutto

Dentro di me

Ultime buie interminabili ore

A uscir dalla notte

Senza esito

Svuotavano l’ormai nulla

Pneumatico nell’anima

La rivoluzione del sole - mi ripetei

Qual scoperta o mantra -

È una certezza

Come mai prima

Rimesso mi abbandonai

Sugli inesistenti ginocchi

A testa flessa

Sforzai un cenno di

Riesumata confidenza

Una smorfia tentata

A sorriso

Pelle secca di vecchio

Rughe come zolle crostali

Placche tettoniche silenti

Che non più scuotono

Né offendono alcuno

Pietà ti chiedo

Risorgi.

 

Ezio Dolfi

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