Koinonia Luglio 2019


L’EPOCA POST-RELIGIOSA

CHE LA GRAN BRETAGNA STA FORSE ANTICIPANDO

 

È il ritratto di una società decisamente post-religiosa quello che emerge dalla più recente ricerca sull’argomento in Gran Bretagna: negli ultimi cinque anni i cristiani si sono praticamente dimezzati, mentre gli unici due gruppi in ascesa sono gli atei e gli islamici. Se nel 1983 due terzi della popolazione britannica si identificava nel Cristianesimo e dieci anni fa era ancora la metà del totale, oggi il loro numero è sceso al 38 per cento: e fra questi solo un misero 12 per cento dichiara di appartenere alla Chiesa anglicana, che in teoria resta la religione di Stato.

I «non religiosi» sono ormai la maggioranza, al 52 per cento, con un 26 per cento che si dichiara ateo convinto, rispetto al 10 per cento di vent’anni fa. E un balzo lo registrano i musulmani, raddoppiati in dieci anni dal 3 al 6 per cento del totale (numero comunque ancora molto basso). I ricercatori hanno definito il costante declino della religione in Gran Bretagna «una delle tendenze più importanti nella storia del Dopoguerra»: e con la secolarizzazione della società, si è indebolito il ruolo delle istituzioni religiose nel determinare le norme morali e sociali.

«Altre visioni del mondo - osservano i ricercatori - quali il razionalismo scientifico e l’individualismo liberale, svolgono oggi un ruolo più significativo nella società britannica». Il declino della religione non è dovuto a un allontanamento dalla fede da parte degli individui, ma a un cambiamento generazionale: i credenti più anziani vengono soppiantati da giovani ormai largamente agnostici - e dunque si tratta di una tendenza irreversibile. Resta da chiedersi quanto la Gran Bretagna sia un’eccezione o un esempio: perché è vero che nel mondo, dai Paesi islamici agli Stati Uniti, si è assistito negli ultimi anni a un revival della religione. Ma è anche vero che in Europa le tendenze sociali britanniche hanno spesso anticipato quanto si è poi diffuso nel resto del Continente: e dunque l’epoca post-religiosa è forse alle porte.

 

Luigi Ippolito

in “Corriere della Sera” del 12 luglio 2019

.

.