Koinonia Febbraio 2018


BILANCIO DI KOINONIA 2017

 

 

ENTRATE

 

Attivo dell’anno precedente          €        3.249,00

 

Contributi di autofinanziamento               12.870,00              

 

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Totale                                                16.119,00             

 

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USCITE

 

Acquisto Fotostampatrice

Risograph SF-5350                               6.800,00

Acquisto materiali per la stampa              2.080,00

Spedizioni postali Italia ed estero             2.000,00

Iscrizione Ordine dei Giornalisti                   100,00  

Canone Dominio Internet                            51,00

Rimborsi spese ai relatori                          550,00                    

                                                                      

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Totale                                                11.581,00         

 

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SALDO ATTIVO                                   €  4.538,00

                                                                 

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Dare uno sguardo al bilancio di Koinonia è come vedere tutti voi che le date vita, prima ancora di renderla materialmente possibile col vostro contributo. Ancora una volta ci ritroviamo a sorprenderci d’essere vivi, come “radice in terra arida” (Is 53,2). Può sembrare strano, ma anche le fredde cifre di questo bilancio parlano del nostro cammino e  suggeriscono qualche riflessione. Consentitela a chi ha attraversato dal di dentro questa lunga avventura, e può ripetervi con gratitudine:  “Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove...” (Lc 22,28-29).

Quando si parla di prove, non c’è da intendere semplicemente inevitabili difficoltà di percorso e comprensibili contrasti, ma soprattutto il difficile discernimento per la fedeltà ad una chiamata che si impone come compito. Perché di fede si tratta, ed è giusto che questa venga messa alla prova, “affinché, molto più preziosa dell’oro - destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco - torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà” (1Pt 1,7).

Sì, è il momento di andare avanti in forza di questa fede che ci accomuna, senza contare su sostegni e accorgimenti di ordine formale: solo la comunione reale ci dà forza! Ed è il momento in cui lealtà istituzionale e fedeltà di fondo vengono a confronto e possono stare assieme solo quando una loro distinzione reale sia evidente! Ma a tale scopo forse ci vogliono orecchi per intendere...

In realtà fino ad ora siamo rimasti all’ombra di strutture istituzionali e mentali, che se da una parte ti accreditavano ad extra, dall’altra richiedevano il prezzo di una conformità ad intra a senso unico. A questo punto, però, possiamo liberamente riposizionarci e ridefinirci in una prospettiva di vangelo quale asse portante di tutta la nostra esperienza e quale possibile convergenza di percorsi diversi.

In effetti, non siamo espressione o emanazione di organismi ufficiali, ma rimaniamo esposti alla precarietà: ciò che ci qualifica è solo quanto maturiamo di comunione nel corso del cammino. In termini più sofisticati si potrebbe dire che alla base c’è la “relazione personale”, ricordando che nel mistero trinitario sono proprio le relazioni  a distinguere le Persone nell’unica natura divina.

Questo ci porta a dire che siamo una realtà relazionale, ma non a  circuito chiuso: vogliamo essere un pugno di lievito per la trasformazione di una chiesa troppo sofisticata e monolitica. Tutto allora si sposta sul versante delle persone, dove ciascuno ha davvero un suo peso per essere insieme “corpo di Cristo” nel mondo. Ecco perché il nostro punto di forza consiste sempre di più in quanto ognuno è e porta a vantaggio di tutti: “Non si tratta infatti di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza” (2Cor 8,13). E in Deuteronomio 16,17 leggiamo: “Ma il dono di ciascuno sarà in misura della benedizione che il Signore tuo Dio ti avrà data”.

Anche un semplice bilancio, dunque, può significare tutto questo e diventare rendimento di grazie! ABS

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