Koinonia Gennaio 2018


 “KAIROS SUDAFRICA”: UN SFIDA ALLA CHIESA

 

Il documento “Kairòs” è un commento cristiano, biblico e teologico sull’attuale crisi politica in Sudafrica. È un tentativo di cristiani impegnati del Sudafrica di riflettere sulla situazione di porte nel nostro paese. È una critica degli attuali modelli teologici che determinano il tipo di attività nelle quali si deve impegnare la Mesa per tentare di risolvere i problemi del paese. È un tentativo di sviluppare, in base a questa situazione imbarazzante, un modello biblico e teologico alternativo capace a sua volta di portare a forme attività che daranno un’impronta diversa al futuro del nostro paese.

Di particolare interesse è il modo in cui il materiale teologico è stato prodotto. Nel giugno del 1985, mentre la crisi si stava sempre più accentuando nel paese, mentre un numero sempre più grande di gente veniva uccisa, mutilata e imprigionata; mentre le città satelliti nere una dopo l’altra si ribellavano contro il regime all’apartheid; mentre la gente si rifiutava di essere oppressa o di cooperare con gli oppressori, affrontando la morte ogni giorno e mentre l’esercito dell’apartheid faceva irruzione nelle città satelliti per domarla con le armi, alcuni teologi, preoccupati per la situazione, esprimevano il bisogno di riflettere sullo stato delle cose per determinare quale reazione sarebbe stata più appropriata da parte della chiesa e dei cristiani del Sudafrica.

Un primo gruppo di discussione si riunì all’inizio di luglio nel cuore di Soweto. I partecipanti parlarono liberamente della situazione e delle varie risposte della chiesa, dei leader cristiani e dei cristiani stessi. Venne fatta una critica a queste risposte e anche la teologia, dalla quale queste risposte derivavano, fu sottoposta, a sua volta, ad analisi critica. Ai singoli membri del gruppo venne affidato il compito di raccogliere del materiale su temi specifici sorti durante la discussione e di presentare poi il materiale alla riunione successiva del gruppo.

Nel secondo incontro questo materiale venne sottoposto ad esame e a diverse persone fu affidato l’incarico di effettuare ulteriori ricerche su determinati problemi. Le ultime ricerche furono unite al resto del materiale e presentate al terzo incontro al quale erano presenti più di trenta persone, tra teologi, cristiani ordinari (teologi laici) e alcuni leader della chiesa.

Dopo un’ampia discussione, furono apportati alcuni ritocchi e aggiunte, specialmente alla sezione intitolata «Sfida all’azione». Poi il gruppo istituì una commissione per sottoporre il documento a una ulteriore analisi da parte di altri raggruppamenti cristiani sparsi nel paese. Fu detto a tutti che «questo era un documento del popolo che uno poteva anche distruggere, se la sua posizione poteva essere convalidata dalla fede biblica e dall’esperienza cristiana in Sudafrica». Fu loro detto che si trattava di un documento aperto, che mai sarebbe ritenuto finito.

 

Johannesburg, 25 settembre 1985

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